E-cigarette: come funzionano e quali sono i modelli più venduti

Scopriamo il funzionamento delle e-cigarette, quali sono i
dispositivi più diffusi, quali i liquidi più amati e perché

Dal primo decennio degli anni 2000 a oggi le e-cigarette (dette anche e-cigarettes o sigarette elettroniche) hanno riscosso un enorme successo.
I dispositivi per lo svapo si sono diffusi in tutto il mondo e sono riusciti a conquistare anche
alcuni dei fumatori più tradizionalisti.

Questo perché con il tempo sono migliorati sia i device sia gli e-liquid, rendendo l’esperienza di vaping sempre più simile all’atto di fumare una classica ‘bionda’. E non solo,
anche perché gli store dedicati al mondo del vaping (come l’e-commerce Terpy.it) sono
aumentati di numero e permettono di scegliere tra una vasta gamma di prodotti di qualità.
Ora è giunto il momento di esplorare il mondo della e-cig. Come funziona questo
dispositivo? Ci sono modelli migliori di altri? E i liquidi? Scopriamolo insieme.

Come funzionano le e-cig?

Come lascia intuire il loro nome, le sigarette elettroniche basano il loro funzionamento
sull’utilizzo dell’elettricità.
Il meccanismo base è questo: quando si accende la e-cigarette, la batteria rilascia energia
permettendo a una resistenza di riscaldarsi; questo secondo componente, a sua volta,
innalza la temperatura dell’e-liquid fino a trasformarlo in vapore. A questo punto è possibile
svapare. Come puoi notare, ciò che rende speciale il funzionamento delle sigarette elettroniche è l’assenza di combustione.
Mentre nelle sigarette analogiche per produrre fumo è necessario bruciare il tabacco, nelle
sigarette elettroniche i liquidi vengono solamente vaporizzati: una differenza cruciale che
permette a chi le adopera di evitare l’inalazione di una miriade di sostanze dannose (vedi
l’approfondimento).

Quali sono i modelli di e-cigarette più venduti?

Chiarito il funzionamento delle sigarette elettroniche, ora è bene precisare che i dispositivi
per lo svapo non sono tutti uguali.

Dando un’occhiata ai principali store dedicati a questo settore è evidente che per fare una
scelta azzeccata sia necessario conoscere almeno le due principali categorie: le e-cigarette
a sistema aperto e le e-cigarette a sistema chiuso.
Cosa cambia fra le due? Quali sono le più vendute?

E-cig a sistema aperto

Le sigarette elettroniche a sistema aperto sono senza dubbio le più vendute e,
probabilmente, la ragione è che permettono di personalizzare al meglio l’esperienza di
vaping.

Innanzitutto, ciò che differenzia le e-cigarette a sistema aperto da quelle a sistema chiuso è
la presenza di un serbatoio (o tank). Nelle prime, infatti, è possibile caricare il liquido svapo
che si preferisce, adattandolo alle proprie esigenze sia dal punto di vista degli aromi sia per
quanto riguarda il quantitativo di nicotina.
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello relativo ai costi: acquistando gli e-liquid nelle
confezioni più grandi è possibile ridurre di tanto la spesa mensile per lo svapo.
E ancora, possiamo dire che le e-cigarette a sistema aperto siano i device che consentono
di svapare in modo più ecologico perché permettono di ricaricare il liquido riempiendo
direttamente il serbatoio. Ciò che ne consegue è una minore produzione di rifiuti, che invece è inevitabile con l’utilizzo delle cartucce usa e getta nei dispositivi a sistema chiuso.
E i lati negativi? Tra i contro delle sigarette elettroniche a sistema aperto c’è senza dubbio la necessità di dedicare un po’ di tempo alla manutenzione dei dispositivi, essenziale per
garantire il loro corretto funzionamento e una durata maggiore.

E-cig a sistema chiuso

Le sigarette elettroniche a sistema chiuso sono le più diffuse tra i neo-vaper per via della
loro semplicità di utilizzo.
A differenza della categoria sopra citata, infatti, i dispositivi a sistema chiuso non prevedono la ricarica di un serbatoio: i liquidi svapo vengono inseriti nel device mediante delle apposite cartucce usa e getta.

Quali sono gli aspetti positivi di questa tipologia di e-cigarette?
Come abbiamo già accennato, le e-cig a sistema chiuso sono caratterizzate da un
funzionamento molto intuitivo, pertanto sono ideali per i vaper meno esperti e per tutti
coloro che non amano perdere tempo con la manutenzione dei dispositivi.
Un altro punto a favore di questa categoria di sigarette elettroniche è la loro compattezza:
grazie alle loro dimensioni ridotte hanno un aspetto discreto e sono comode da portare
anche in tasca o nelle borsette più piccole.
Di contro, rispetto a quelle a sistema aperto, le e-cig a sistema chiuso tendono a essere più
costose. Inoltre, c’è da considerare la questione ecologica: non appena il liquido contenuto
all’interno delle cartucce sarà terminato, queste dovranno essere gettate tra i rifiuti.

Liquidi per e-cigarette: i tabaccosi sono ancora i più amati

Come abbiamo chiarito nel primo paragrafo, il vapore prodotto dalle e-cigarette è il risultato del riscaldamento degli e-liquid.
I liquidi per lo svapo sono composti da una base di glicerina vegetale (VG) e glicole
propilenico (PG), nella quale vengono disciolti aromi e, talvolta, nicotina.
Oggi esistono tantissime tipologie di liquidi per sigaretta elettronica, ma quelli che tutt’oggi
risultano essere i più amati sia dai neo-vaper sia da quelli di vecchia data sono i liquidi
tabaccosi, il motivo è presto detto.

Le e-cigarette e gli appositi liquidi nascono per simulare l’atto di fumare una sigaretta
analogica, in modo da aiutare i tabagisti a vincere la loro lotta contro il fumo. Grazie a
questa informazione, è facile intuire che la stragrande maggioranza di vaper è composta da
ex-fumatori che amano il gusto del tabacco e, di conseguenza, tendono a scegliere i liquidi
con l’aroma più simile alle ‘bionde’ che erano soliti fumare.
Naturalmente anche i liquidi fruttati, cremosi e quelli più insoliti vanno alla grande. Tuttavia, ricordiamo che, nonostante i loro gusti invitanti, non devono essere presi da chi non ha mai fumato come un invito a iniziare a svapare.
Ora dovresti avere più chiare tutte le principali informazioni sul mondo dello svapo, un
mondo in continua crescita, che rappresenta un’opportunità ma non è un gioco.

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