Nella giornata di ieri, 26 aprile, nel corso di un’attività antibracconaggio effettuata congiuntamente tra i Carabinieri Forestale della Stazione di Ischia con i volontari del WWF Italia e del CABS, è stato sorpreso un uomo che utilizzava trappole illegali per la cattura di piccoli uccelli migratori.

Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria sono state rinvenute nella piena disponibilità del soggetto, privo di Porto d’armi, due armi con matricola abrasa (un fucile sovrapposto calibro 12 e un fucile monocanna calibro 16) oltre ad una canna calibro 12 con matricola abrasa, oltre 800 cartucce da caccia, trappole per la cattura di fauna selvatica e altre attrezzature inerenti l’attività venatoria. Un esemplare di Stiaccino che era stato catturato da una trappola è stato purtroppo rinvenuto già morto. Sono stati inoltre sequestrati altri quattro fucili detenuti legalmente.



L’uomo in conseguenza dei reati contestati, tra i quali vi è anche il furto venatorio, è stato arrestato e trasferito presso la casa circondariale di Poggioreale.

Nella stessa giornata una donna che utilizzava trappole per la fauna selvatica è stata identificata dai Carabinieri Forestale di Ischia e verrà pertanto deferita all’AG.



Questa operazione è stata effettuata nell’ambito dell’attività di contrasto al bracconaggio contro gli uccelli che il WWF, attraverso le sue guardie volontarie, svolge ogni anno sull’isola di Ischia a partire dal 1993, sempre in collaborazione con le forze dell’ordine dell’isola e con le altre associazioni di tutela dell’ambiente. Grazie a questo impegno trentennale, questo fenomeno criminale prima diffusissimo, è oggi fortemente ridimensionato ma non ancora sconfitto.

Il bracconaggio primaverile, diffuso in vaste aree soprattutto del sud Italia, è mirato all’abbattimento degli uccelli migratori che, nel corso di un lunghissimo viaggio dai siti di svernamento in Africa sino alle aree di nidificazione europee, li porta a fermarsi sulle isole del Mediterraneo per effettuare delle soste necessarie a riprendere le forze e alimentarsi prima di ripartire.

Questo fenomeno criminale, sull’isola di Ischia si caratterizza soprattutto per l’utilizzo di armi clandestine, armi con matricola abrasa che provengono da furti e sovente da circuiti ascrivibili alla criminalità organizzata.



A rendere ancora più grave la situazione è il fatto che tra le specie particolarmente soggette a questi abbattimenti illegali ci sono la quaglia e la tortora selvatica, entrambe in stato sfavorevole di conservazione ed entrambe incluse nell’elenco delle specie cacciabili durante la stagione venatoria autunnale e invernale.

Abbattere esemplari in questo periodo significa uccidere animali pronti per la nidificazione, aggravando ancora di più la situazione in cui versano queste specie.

“Ringraziamo – dichiara il WWF Italia – l’Arma dei Carabinieri che è sempre in prima fila nel contrasto del bracconaggio, tanto nell’Isola, quanto sull’intero territorio nazionale. Rivolgiamo in questo caso un ringraziamento particolare ai Carabinieri Forestale della locale stazione sotto il comando del maresciallo Antonio Biancardi che sono quotidianamente impegnati nella tutela della meravigliosa “Isola Verde”.



Il WWF Italia continuerà nella sua azione a difesa del principio costituzionale di tutela della biodiversità sia con le attività di vigilanza e repressione effettuate grazie all’impegno delle nostre guardie volontarie e degli avvocati del Panda, sia attraverso attività di formazione e sensibilizzazione, come quelle previste dal progetto Life SWiPE”.

Le attività sull’Isola di Ischia, in provincia di Napoli ma anche nelle province di Caserta e Salerno proseguiranno per tutto il periodo di passo migratorio e vedrà impegnate decine di Guardie Giurate del WWF e volontari dell’associazione.



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