Movida violenta e lotta al crimine all’ombra degli Scavi. Pompei è esclusa dalla graduatoria dei comuni ammessi al finanziamento statale per la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza. E ciò nonostante la recrudescenza dell’allarme mala-movida, riesploso con l’ultima rissa tra ragazzini ubriachi della scorsa Pasqua, e l’ammissione fatta dallo stesso Ministero dell’Interno, che considera la città degli Scavi “ad elevata incidenza di criminalità”.
Un giudizio netto e scontato, che tuttavia non è bastato a far rientrare Pompei tra i 416 comuni che in Italia avevano presentato, durante il 2021, un’apposita domanda per sostenere gli oneri “sopportati dalle amministrazioni municipali per l’installazione dei sistemi previsti nell’ambito dei Patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra i prefetti e i sindaci”.
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Sulla base dei fondi stanziati per l’anno 2021, pari a 27 milioni di euro, i progetti che godranno del contributo statale sono appunto 416. Ma il progetto per Pompei, evidentemente, non è stato ritenuto sufficiente.
Il piano per la nuova videosorveglianza cittadina aveva ottenuto l’ok in giunta il 6 dicembre 2021. Quando uno specifico piano di fattibilità tecnica ed economica aveva previsto la candidatura del Comune al Patto per l’attuazione della sicurezza urbana firmato nel 2018 con la Prefettura di Napoli.
Una candidatura fondamentale per richiedere al Ministero dell’Interno i fondi per installare circa 80 telecamere hi-tech in grado di vigilare sull’intero territorio comunale. La candidatura era ambiziosa. Per realizzare il patto anti-crimine a Pompei sarebbero serviti 254mila euro.
L’amministrazione comunale aveva richiesto al Ministero un maxi-finanziamento, pari a oltre 177mila euro, per “rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto agli illeciti che si verificano su tutto il territorio comunale, intensificando i controlli da parte dalle forze dell’ordine e potenziando il sistema di videosorveglianza in modo da assicurare una visione del contesto ad alta risoluzione, l’individuazione dei numeri di targa dei veicoli, la loro classificazione”.
La giunta di Pompei, dal suo canto, ha appena impegnato settantasettemila euro nel bilancio 2022 da 69 milioni di euro approvato in Consiglio la scorsa settimana. La “bocciatura” del progetto, da parte del Ministero, imporrà ora di trovare altri fondi disponibili, di studiare dunque altre strategie e canali di finanziamento.
Il nuovo impianto di videosorveglianza comunale, presentato a Roma, aveva inoltre descritto i luoghi “sensibili” per installare le telecamere. Le strade o zone coinvolte nel progetto erano: Piazza Vittorio Veneto; Piazza 29 marzo; Piazza Schettini; Via Carlo Alberto; Parco Fonte Salutare; Via Plinio; Via Monsignor di Liegro; Via Aldo Moro; Piazza Immacolata; Piazza Falcone e Borsellino; Liceo Scientifico E. Pascal; Istituto Matteo della Corte; Istituto Amedeo Maiuri; Via Tre Ponti; Svincolo Autostrada Pompei Est; Svincolo Autostrada Pompei Ovest; Via Nolana; Via Ripuaria; Viale Mazzini; Via Civita Giuliana; Via Colle San Bartolomeo; Via Carrara; Via Pizzo Martino; Piazza Esedra (porta marina inferiore); Porta marina Superiore.
Salvatore Piro