Pnrr e diabete. Come sfruttare nel miglior modo possibile le risorse comunitarie. Un’occasione irripetibile per azzerare le sperequazioni presenti sul territorio nazionale in termini di accesso alle cure rispetto a una patologia cronica che in Italia interessa 3,8 milioni di pazienti.
Pnrr e diabete: convegno a Napoli
Questo il focus principale del convegno in programma a Napoli presso l’hotel Mediterraneo nei giorni 29 e 30 aprile 2022 prossimi. Sul tavolo dei relatori il presidente della Regione Vincenzo De Luca, la referente del Coordinamento delle associazioni di pazienti diabetici della Campania Fabiana Anastasio. Con loro medici, pazienti, stakeholder e i principali esperti del settore. Tra questi il presidente di Agenas Enrico Coscioni, il direttore generale per la Tutela della salute ed il coordinamento del sistema sanitario regionale campano Antonio Postiglione, il direttore delle Politiche del farmaco regionale Ugo Trama, Stefano Lorusso direttore generale dell’Unità di Missione per l’attuazione del Pnrr, Pietro Buono dirigente in staff alla Direzione generale per la tutela e il coordinamento del Ssr Regione Campania.
Risorse del Pnrr decisive
Tra gli obiettivi, il rafforzamento della sinergia tra associazionismo ed istituzioni per costruire percorsi assistenziali strutturati secondo principi di prossimità, innovazione, digitalizzazione, ricerca, competenze professionali e sostenibilità. “Le risorse del Piano nazionale di rinascita e resilienza – afferma Fabiana Anastasio – saranno decisive per ottenere un cambio di passo nella lotta al diabete. Questo a patto che vengano utilizzate in maniera corretta per cancellare le disuguaglianze che ancora affliggono il Paese anche dal punto di vista sanitario, evitando di creare pazienti di serie A e di serie B”.
Pareggiare la disparità sull’equità di accesso alle cure
In particolare sarà necessario adeguare e pareggiare le eventuali disparità sull’equità di accesso alle cure. Disparità che esistono tra le regioni del Mezzogiorno e quelle delle altre due macroaree del Paese. L’incontro si proporrà come start up di confronto fra clinici, pazienti ed istituzioni tale da poter essere successivamente replicato periodicamente nelle Regioni del Mezzogiorno.