Sono apparsi nel corso della notte tra domenica e lunedì i manifesti che attaccano i tre magistrati della Procura di Torre Annunziata. Ignoti hanno affisso un manifesto sconcertante per il quale la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta.

A pochi giorni dal secondo scioglimento per infiltrazioni della camorra del Comune di Torre Annunziata, secondo comune della giurisdizione dopo Castellammare di Stabia, appare, affisso all’ingresso degli uffici giudiziari di Torre Annunziata un manifesto choc che lascia pensare e che ha fatto scattare la reazione della Sottosezione di Torre Annunziata dell’Anm.

La reazione dell’Amn di Torre Annunziata

Con una comunicazione a firma dei magistrati Gabriella Ambrosino e Matteo De Micheli respinge le accuse espresse nelle poche righe del manifesto: “La comunità dei magistrati di Torre Annunziata respinge le assurde e infondate accuse raccolte da ignoti in un manifesto affisso all’ingresso dell’ufficio giudiziario oplontino, rivolte al Procuratore della Repubblica Nunzio Fragliasso e ai sostituti procuratori Emilio Prisco e Alessandra Riccio. Solidarietà ai colleghi per questo vile e scomposto attacco e manifesta il suo sconcerto per la grave offesa alla magistratura nella sede ove esercita la sua delicata funzione di affermazione della legalità al servizio dei cittadini”.

Il manifesto, le accuse a “Fraiasso” e le parole del Papa

Nel manifesto tricolore affisso da ignoti, dopo i nomi dei tre magistrati a cui si rivolge, tra l’altro il nome del procuratore capo Nunzio Fragliasso risulta anche sbagliato e scritto Fraiasso, si legge: “Stanno abusando in modo odioso del loro potere per proteggere degli assassini”

A chiudere il manifesto la frase che papa Giovanni Paolo II pronunciò durante il discorso ad Agrigento proprio il 9 maggio del 1993 contro i mafiosi: “Convertitevi, una volta verrà il giudizio di Dio”.




Si indaga per individuare gli autori

Gli investigatori si sono messi subito all’opera per individuare gli autori. Nella zona ci sono numerose telecamere e, nonostante chi ha attaccato i manifesti lo ha fatto con il volto incappucciato, non è da escludere che già nelle prossime ore si possa dare un volto e un nome agli ignoti diffamatori.

L’inchiesta sarà coordinata dalla Procura di Roma, competente poiché coinvolti magistrati della zona.

La solidarietà del Pd napoletano ed oplontino

Solidarietà alla Procura di Torre Annunziata anche dal Partito Democratico che con un comunicato a firma del segretario provinciale, Marco Sarracino e del commissario oplontino, Paolo Persico così si esprime: “Il Partito Democratico esprime piena solidarietà nei confronti del Procuratore Nunzio Fragliasso e di tutta la Procura di Torre Annunziata.

Quello che si è verificato è gravissimo. Siamo dinanzi ad un chiaro tentativo di sfida nei confronti dello Stato e di chi si impegna quotidianamente per combattere le quotidiane illegalità. Occorre una mobilitazione collettiva di carattere politico e civico, parallela a forti atti istituzionali, affinché si eriga e si consolidi un muro contro la camorra e il malaffare. A tal proposito, il PD Napoli ha deciso di convocare, nella giornata di lunedì 16 Maggio, presso la sede del PD oplontino, un’assemblea con tutti i segretari di circolo dei comuni che in questi anni sono stati sciolti per infiltrazione camorristica. Riteniamo sia utile e necessario riflettere anche sulle nostre criticità e avanzare alcune proposte concrete che determinino una svolta quanto mai necessaria nelle nostre comunità”.


Le parole del Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud di Napoli

Vicinanza e solidarietà anche dal Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud di Napoli che parla di “un avvertimento a chi svela l’intreccio tra politica, imprenditoria e camorra”.

“Il Comitato di liberazione esprime solidarietà e vicinanza al Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, ai sostituti procuratori Alessandra Riccio e Emilio Prisco ed a tutti i magistrati inquirenti.

Esprimiamo indignazione e allarme, appellandoci alle istituzioni affinché sia ulteriormente innalzato il livello di vigilanza e sicurezza del Palazzo di Giustizia di Torre Annunziata. Si è trattato di un avvertimento che assume il tono di una chiara minaccia contro quei magistrati impegnati in prima linea e in complesse inchieste sull’intreccio tra politica, imprenditoria e camorra a Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Torre del Greco.

Auspichiamo che al più presto le indagini facciano luce e colpiscano gli autori del gesto. Noi non lasceremo soli i servitori dello Stato, saremo la loro scorta civica. Indietro non si deve più tornare”.



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