Tappa più breve e soft la Catania-Messina, in cui i corridori hanno risparmiato qualche chilometro nelle loro gambe, ma allo stesso tempo ci hanno garantito una tappa divertente, di cui il finale è stato davvero mozzafiato.
Vittoria conquistata da Arnaud Demare, del team Groupama, con un arrivo in gruppo in cui per pochi centesimi la spunta il francese, velocista che nello sprint degli ultimi 500 ha messo in risalto la sua dote.
Ben 4 italiani nella top 10 di tappa, tutti con lo stesso tempo di Demare, ovvero 4 ore, 3 minuti e 56 secondi: al decimo posto Simone Consonni, settimo Alberto Dainese, quarto Davide Ballerini e sul gradino più basso del podio Giacomo Nizzolo.
La Maglia Rosa la indossa ancora Juan Pedro Lopez Perez, che mantiene fisso a 39 secondi il suo vantaggio su Lennard Kamna, primo insidiatore del titolo.
Deludono invece Cavendish ed Ewan, mai in corsa per la vittoria, piuttosto distaccati. Il gruppo però si compatta quando mancano ben 66 chilometri all’arrivo, quindi un’ora più che abbondante di corsa in gruppo. Ma Cavendish ed Ewan sono dietro.
Il Giro d’Italia saluta la Sicilia ma non si ferma certo qui: domani si corre in Calabria sul tracciato della tappa 6, Palmi-Scalea, da 192 chilometri e due stelline di difficoltà.
E’ un percorso in cui Lopez Perez può allungare di qualche secondo per quanto riguarda la Maglia Rosa, magari sul breve GPM di Vibo Valentia. Il Giro è sempre più avvincente: riuscirà Lopez Perez a difendere per la seconda volta il titolo del Giro d’Italia? Ma qui la svolta è dietro l’angolo. Domani parlerà l’asfalto.
Giuseppe Garofalo