Il Gazzettino vesuviano | IGV

Gragnano, vittima della sparatoria sotto choc: “Non so perché è successo”

sparatoria gragnano

“Non so perché sono stato sparato, resto ancora sotto shock perché davvero non ho idea del perché sia successo”: così la vittima della sparatoria a Gragnano ai militari che lo hanno ascoltato. Valentino Gargiulo, 29enne di Sorrento incensurato, è stato ferito lunedì sera in via Roma, all’esterno della pizzeria “Il Tempio”, a colpi di pistola.



Sparatoria a Gragnano: la vittima in ospedale

Il giovane è ricoverato all’ospedale “San Leonardo” di Castellammare ed è stato sottoposto ad un intervento chirurgico agli arti inferiori. Agli inquirenti ha riferito di aver accompagnato un’amica a Gragnano per una visita medica. Nell’attesa, si era recato in pizzeria. Ed è proprio qui che un giovane gli si è avvicinato, sparandogli due colpi di pistola ad una natica e alla caviglia.

“Non conoscevo questa persona”

“Non conoscevo questa persona – continua il racconto fatto da Gargiulo alle forze dell’ordine – non frequento né Gragnano né la vicina Castellammare di Stabia, né ho avuto alcun problema con nessuno in pizzeria”. Sulla vicenda indagano i carabinieri del Nucleo Operativo di Castellammare, agli ordini del capitano Carlo Venturini e del tenente Tommaso Errico.



L’autore della sparatoria a Gragnano già individuato

Il responsabile del raid sarebbe già stato individuato e sarebbe tuttora in fuga. Si tratterebbe di un giovane pregiudicato del posto, identificato con l’ausilio dei filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza attive sul territorio. Le ricerche proseguono su tutto il territorio dei monti Lattari, con particolare riferimento nell’area compresa tra Gragnano e Pimonte.

Ipotesi scambio di persona

Tra le ipotesi investigative anche lo scambio di persona. L’obiettivo dell’autore del raid potrebbe non essere il 29enne di Sorrento. La sparatoria avrebbe tutti i connotati di un regolamento di conti tra gruppi malavitosi dei monti Lattari. L’attenzione è altissima tra Gragnano, Pimonte e Agerola dove i business della criminalità comune e quella organizzata continuano a imperversare le comunità.



Exit mobile version