L’EIC presenterà al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile i progetti di cinque gestori del Servizio Idrico Integrato da finanziare con risorse del PNRR. «Opere strategiche per ridurre le perdite ed erogare un servizio più efficiente ai cittadini» ha commentato il Presidente Luca Mascolo
Ottenere una riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile, aumentare la resilienza al cambiamento climatico, rafforzare la digitalizzazione ed il monitoraggio da remoto così da avere un quadro sempre aggiornato delle criticità per una gestione ottimale della risorsa idrica. Ridurre il Water Service Divide, ovvero il divario tra le regioni meridionali e quelle del Centro Nord in termini di efficienza e migliorare la qualità del servizio erogato ai cittadini.
Obiettivi da realizzare con massicci interventi di risanamento di reti, non più oggetto di manutenzione dai tempi della Cassa del Mezzogiorno, la cui obsolescenza è tra le principali cause della dispersione della risorsa idrica che in Campania è del 50%. Nella seduta di mercoledì 18 maggio, il Comitato Esecutivo dell’EIC, nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, ha deliberato la trasmissione al Ministero di alcuni progetti da finanziare con risorse a valere sui fondi del PNRR per un totale di oltre 140 milioni di euro di investimenti. Opere individuate da cinque gestori del Servizio Idrico Integrato della Campania (Asis, Ausino, Consac e Salerno Sistemi per il Distretto Sele e GORI per il Distretto Sarnese Vesuviano).
«Questi interventi – ha commentato il presidente Luca Mascolo – rivestono una importanza strategica per la riduzione del Water Service Divide ed il miglioramento del servizio idrico integrato della Campania in termini di qualità ed efficienza. Il risanamento delle reti idriche è una nostra priorità perchè lo spreco della risorsa più preziosa non è più tollerabile».
Il Piano d’Ambito Regionale, approvato in maniera definitiva nel dicembre 2021, prevede un significativo fabbisogno di investimenti nei Distretti Idrici della Campania ed evidenzia come sia indispensabile fare ricorso a risorse extratariffarie per adeguare i territori agli standard previsti dalla normativa in maniera omogenea. «Impedimenti di natura tecnico-amministrativa relativi alle stringenti previsioni del bando e ai parametri, altrettanto rigidi, della piattaforma digitale allestita per la presentazione delle domande, hanno impedito la presentazione di ulteriori proposte da parte di altri gestori. Ringrazio il Comitato Esecutivo che si è espresso favorevolmente sulla mia proposta di dare priorità, in occasione della seconda finestra di finanziamento fissata al prossimo 30 ottobre, alle istanze di questi soggetti gestori a patto che raggiungano la conformità ai requisiti richiesti dal bando» ha chiuso il Presidente.