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Omicidio di camorra ad Acerra per suggellare il patto tra gruppi criminali: 6 arresti all’alba di oggi

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Un omicidio di camorra per suggellare un patto criminale tra i gruppi Nicolì e Avventurato. 6 persone sono finite in carcere all’alba di oggi. Il Nucleo Investigativo dei carabinieri di Castello di Cisterna ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) partenopea. Tutti sono indagati, a vario titolo, dei reati di concorso in omicidio, detenzione illegale di armi e ricettazione, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.



I due gruppi criminali: Nicolì e Avventurato

Le indagini hanno permesso di accertare l’esistenza e l’operatività di due gruppi criminali. Il primo, formatosi ad Afragola, sarebbe comandato da Cosimo Nicolì di 45 anni. L’altro sarebbe guidato da Bruno Avventurato di 47 anni, operante ad Acerra. Le due cosche avrebbero hanno ideato e organizzato l’omicidio di Pasquale Tortora, elemento di spicco dell’omonimo clan attivo ad Acerra e Casalnuovo di Napoli, avvenuto il 20 maggio 2020.

L’omicidio di camorra ad Acerra: la logistica e i killer

Stando alle accuse l’omicidio di camorra sarebbe maturato con il gruppo Avventurato che aveva fornito il necessario supporto logistico ai sicari. Nicolì, invece, si era preoccupato di reperire i killer. Per questo assassinio, il Nucleo investigativo dei Carabinieri di Castello di Cisterna ha già arrestato gli esecutori materiali del delitto.



Tra i coinvolti nell’inchiesta anche Pasquale Di Balsamo

Duplice movente dell’omicidio. Ovvero vendicare l’uccisione di Giuseppe Avventurato, fratello di Bruno e già capo dell’omonimo gruppo, di cui si riteneva responsabile Tortora, e suggellare un patto tra i due gruppi camorristici. Tra i coinvolti nell’indagine anche Pasquale Di Balsamo, ucciso il 29 aprile scorso in una sparatoria avvenuta ad Acerra. Sparatoria tra lo stesso Di Balsamo e un 21enne, anch’egli morto in conseguenza del conflitto a fuoco. Secondo gli investigatori, Pasquale Di Balsamo si era prodigato in prima persona per fornire “l’appoggio” ai killer di Pasquale Tortora.



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