Tris per Demare al Giro, strepitosa vittoria del francese!

La Maglia Ciclamino si porta a casa la sua terza vittoria in questo Giro, quando c’è una volata Arnaud risponde sempre presente

Pazzesco Arnaud Demare. Pazzesca volata. Pazzesca tappa. Ancora una volta lui, la Maglia Ciclamino, consolidata con la sua terza vittoria di tappa al Giro. Ancora Arnaud Demare, che vince la Sanremo-Cuneo.

Erano state belle le vittorie di quinta e sesta tappa del francese, ma oggi c’è da dire che il ciclista della Groupama si è davvero superato ed è stato capace di rimontare uno svantaggio bello sostanzioso e dominare sul pavè cuneese.



Probabilmente questo Giro non lo vincerà lui, ha un distacco allucinante, da buon velocista, nei confronti della Maglia Rosa, che anche domani sarà indossata da Juanpe Lopez Perez, alla sua undicesima apparizione con i colori della Gazzetta dello Sport, ma c’è da dire che Demare rimarrà senza dubbio etichettato come uno dei protagonisti del Giro numero 105.

Aldilà della vittoria di Demare, vanno fatti i complimenti anche ai 4 battistrada, che hanno saputo reggere fino agli ultimi 800 metri: Pascal Eenkhoorn, Julius Van den Berg, Nicolas Prodhomme e Mirco Maestri, il quale avrebbe potuto regalare all’Italia una terza clamorosa vittoria di fila.




Anche Mark Cavendish ha partecipato alla volata, nelle parti centrali della strada, ma è stato più veloce Demare lungo le transenne: per Cavendish è solo terzo posto. Ci ha provato anche Alberto Dainese, tralaltro uno dei papabili vincitori di questa tappa, che per poco non è stato capace di beffare Demare, sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria a Reggio Emilia.

Per quanto riguarda la Corsa alla Maglia Rosa, per Bardet frenata brusca: il francese ad inizio gara ha dovuto dare forfait per problemi allo stomaco, quando si trovava a pochi chilometri dalla vetta.



Domani un dislivello di 3 mila metri, preludio alle Alpi

E oggi quindi il Giro ci ha offerto la sua penultima tappa dedicata ai velocisti, nella quale ha trionfato proprio una ruota veloce per eccellenza. Domani il Giro parte da Santena e arriva a Torino, su un tracciato sostanzialmente breve, da 147 chilometri, ma che nasconde in sé tantissime insidie. Un dislivello di 3 mila metri è un preludio di una serie di tappe alpine distruttive. Dopodomani che si comincerà a fare sul serio, con la Rivarolo Canavese (Torino)-Cogne (Aosta) e un arrivo a ben oltre 1.500 metri di quota, dopo altre due salite notevoli. Non una passeggiata.

Lopez Perez conserva la Rosa, Carapaz insegue: e domani tutto può seriamente cambiare.

Giuseppe Garofalo

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