Il “sacco di Pompei” messo in atto da una “banda di rom” nel pieno centro cittadino, che nel frattempo era affollato da migliaia di turisti di ritorno dagli Scavi e centinaia di pellegrini giunti in Piazza Bartolo Longo per il tradizionale omaggio di maggio alla Madonna del Santuario.
Bambini rom costretti a rubare: tre denunce alla Procura per i minorenni di Napoli e due arresti sono stati eseguiti nella tarda serata di ieri. La presunta banda sgominata dalla Municipale e dai carabinieri. La strategia dei ladri specializzati era chiara: avanti andavano i bambini, gli adulti attendevano di intascare la refurtiva fuori ai negozi svaligiati pochi istanti prima dai piccoli rom.
Il gruppo di ladri, ieri sera intorno alle 20.00, ha provato gli ultimi ricchi “colpi”, derubando tre diversi negozi. Il primo di oggetti preziosi e d’oro. Gli ulteriori due negozi derubati appartengono a note catene di franchising: “Original Marines“, che si trova in via Roma, e “Givova“, con sede invece lungo via Lepanto.
A incastrarli sono state varie immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza interna ai locali svaligiati. Uno dei tre imprenditori derubati ieri – ovvero il titolare del negozio di preziosi – una volta scoperto il furto ha allertato gli agenti della Polizia Municipale. Intervenuti poi sul posto, i caschi bianchi di Pompei hanno immediatamente estrapolato, dal sistema interno di videosorveglianza, tutti i filmati “incriminati”. Da qui, dunque, la Municipale ha contattato la stazione dei Carabinieri.
Un piano tuttavia scoperto e vanificato dai vigili urbani, che hanno fermato l’intera banda nei pressi della stazione.
Dopo gli arresti, la Municipale ha consegnato i cinque rom ai carabinieri. La refurtiva, bigiotteria preziosa e capi griffati, è stata recuperata e consegnata ai legittimi proprietari. Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha voluto “dedicare uno speciale plauso agli uomini” diretti dal comandante Gaetano Petrocelli.
Salvatore Piro