Ancora Koen Bouwman, l’olandese mostruoso quando si tratta di salite

Su un’altra tappa adatta al profilo degli scalatori colpisce ancora Bouwman, che si assicura la Maglia Azzurra sul Kolovrat

Koen Bouwman ancora una volta protagonista, protagonista ancora su una tappa di montagna: oggi l’olandese, in forma smagliante, vince la tappa numero 19, da Marano Lagunare a Santuario di Castelmonte, e mette al sicuro la sua Maglia Azzurra, strameritata.

Con un vantaggio esorbitante Bouwman la spunta in una volata di un gruppo ristretto, in cui troviamo nell’ultima curva anche una caduta. Proprio questa permette alla Maglia Azzurra di portarsi a casa la sua seconda tappa in questo Giro.



Performance perfetta di Bouwman durante tutta la tappa, sempre leader indiscusso del gruppo in testa, coronata anche dai 40 punti che gli ha consegnato il GPM del Kolovrat, in territorio sloveno, in cui l’olandese ha matematicamente archiviato il discorso Maglia Azzurra a suo favore. Sogno infranto per Giulio Ciccone, a testa altissima.

Carapaz difende la Maglia Rosa, complice una gara in cui ha pedalato sempre a fianco ad Hindley (secondo) e Landa Meana (terzo), con quest’ultimo che nel finale ha provato a guadagnare qualche secondo, invano.

Tappa durissima per tutti quella di oggi, i velocisti hanno faticato in maniera immane, a parlare è la differenza di tempo fra il gruppo in testa e il gruppo inseguitore, che nel corso della gara ha sfiorato addirittura i 10 minuti per poi arrivare al traguardo con 5 minuti abbondanti, a testimoniare anche la velocità degli scalatori su un tracciato dalle difficoltà enormi. Basti pensare che sul Kolovrat la differenza era intorno ai 9 minuti.




Domani ci sarà spazio per un’ultima tappa all’insegna dei GPM e delle salite distruttive: cinque stelle di difficoltà per la Belluno-Marmolada, 168 chilometri in cui si supereranno anche i 2000 metri di altitudine con il GPM di Passo Pordoi e anche con l’arrivo sulla vetta della Marmolada.

Ma è l’ultima tappa davvero impegnativa prima della crono veronese, che certamente nasconde in quelle colline diverse insidie, ma nulla ha a che vedere con la tappa di domani. Ultima  chance per gli scalatori, su tutti Hindley, che se vuole superare Carapaz e aggiudicarsi la Maglia Rosa, ha solo la tappa di domani come occasione, perché con la crono si suppone che l’ecuadoriano possa allungare il suo eventuale vantaggio. E’ ancora tutto da decidere.

Tre secondi che tengono con il fiato sospeso l’intero mondo del ciclismo. Sta per finire il Giro, che ogni giorno ci ha fatto divertire, ma lo spettacolo, no, quello reggerà fino all’ultimo istante di questa magnifica edizione. Hindley corre contro il tempo mentre Carapaz vuole bissare un altro successo dopo la medaglia d’oro a Tokyo 2020. Chi la spunterà?

Giuseppe Garofalo



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