Due sorelle di 24 e 17 anni sono rimaste ustionate con l’acido la scorsa notte a Napoli. In preda alla disperazione con gli occhi colmi di lacrime, tra le mura del pronto soccorso hanno gridato più volte proprio quella frase: “Aiuto, salvateci la faccia”.
Secondo la ricostruzione della polizia, le due, poco dopo l’una di notte tra domenica e lunedì, stavano camminando in corso Amedeo di Savoia, quando si sono avvicinate altre tre ragazze che avrebbero lanciato contro di loro l’acido.
Le ragazze sarebbero poi scappate su tre scooter, guidati da altrettanti ragazzi. Le due sorelle, invece, sono state ricoverate nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli con ustioni al braccio e al volto.
La sorella maggiore ha riportato ustioni alla guancia sinistra e ad un braccio, mentre la minore alla guancia destra ed al naso. Al fianco delle due sorelle, c’è stata la loro mamma che poco dopo l’arrivo dell’ambulanza, ha raggiunto le figlie al pronto soccorso, abbracciandole e rassicurandole senza allontanarsi neanche un istante dal loro letto fino alla mattinata, quando tutte e tre hanno lasciato insieme l’ospedale.
Alla Polizia hanno raccontato di non sapere i motivi dell’aggressione. Comunque entrambe adesso stanno bene ma “sono state portate in un luogo sicuro“, come ha spiegato un parente. Questa affermazione ha dato ulteriore corpo alle voci che giravano sin dalla mattina tra i vicoletti del rione Stella a ridosso di Capodimonte. C’è chi ha reagito con un silenzio serrato e chi, invece, è convinto che si tratti di una lite familiare o, in qualche modo, di una conseguenza dovuta a dissapori tra parenti. Una cosa è certa, sono in pochi a credere che tra gli aggressori e le vittime non ci fosse nessuna conoscenza. Altrettanto certo e tangibile, nel rione, è il dolore e la vicinanza espressa nei confronti della famiglia delle ragazze.
Il tanto per le due giovani, dopo i primi accertamenti e le consulenze degli specialisti e dei chirurghi plastici, è arrivata la buona notizia. Non sono state, infatti, costrette al ricovero nel reparto Grandi Ustioni, ma potranno intraprendere un percorso terapeutico per via ambulatoriale con il primo incontro fissato già per venerdì.
Intanto la Squadra Mobile, che è al lavoro per ricostruire l’accaduto, al momento esclude che la vicenda sia maturata in ambienti riconducibili alla criminalità.