Non è più in pericolo di vita Castrese D’Alterio, uno dei 4 giovani colpiti nell’agguato scattato la notte tra sabato e domenica scorsi davanti a un bar di Qualiano. Michele Di Palma, l’altro ferito grave, è invece in coma farmacologico e rischia ancora la vita.

Stanno invece meglio Bernando Falco, che è stato dimesso dopo essere stato medicato, e Nicola Di Palma, rimasto in osservazione dopo essere stato operato.

A sparare è stato Marco Bevilacqua, il 37enne preso dai carabinieri poche ore dopo l’agguato, ora in attesa dell’udienza di convalida: è accusato di tentato omicidio plurimo. Spunta un particolare su cui ora si incentra l’attenzione degli inquirenti e sul quale non è ancora stata fatta piena chiarezza e che riguarda proprio Marco Bevilacqua.

Una quindicina di giorni fa si era fatto medicare alcune lesioni rimediate in un presunto incidente stradale, come aveva allora riferito. Una dichiarazione che adesso assume un diverso valore nell’ambito delle indagini sul plurimo ferimento di Nicola Di Palma, 20 anni il prossimo 4 luglio, di suo fratello Michele, 18 anni; di Bernardo Falco, anche lui 18enne come l’ultimo giovane ferito, Castrese D’Alterio.

Al momento gli investigatori non escludono che quelle ferite fossero riconducibili a una lite violenta, forse proprio con i fratelli Michele e Nicola Di Palma. Questi ultimi, entrambi incensurati, sono figli di un elemento di spicco della criminalità locale, non da molto tempo scarcerato, ritenuto dagli inquirenti legato al clan De Rosa-Pianese di Qualiano.

Bevilacqua è stato rintracciato dai carabinieri di Giugliano in Campania e di Qualiano a casa dei genitori, qualche ora dopo l’agguato eseguito in sella a una bici elettrica e con una pistola calibro 9X21 che, armato di un coltello, poco prima aveva rapinato a un vigilante.

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