Una terza persona questo pomeriggio è stata fermata per aver preso parte al tentato omicidio di un avvocato di Torre Annunziata. I militari della compagnia carabinieri oplontina e del Nucleo Investigativo hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) partenopea. Per lui le accuse sono di tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Tentato omicidio di un avvocato a Torre Annunziata
L’attività di indagine costituisce la prosecuzione delle indagini sul tentato omicidio dell’avvocato penalista Antonio Iorio. Indagini già culminate con il fermo di due soggetti indiziati di delitto il 27 aprile scorso. Fermo convalidato dal giudice che ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere. Sono accusati Luigi Di Napoli, 42 anni, pregiudicato di Boscotrecase affiliato ai Limelli-Vangone, e Cristian Cirillo, di 18 anni.
Le indagini di carabinieri e Dda
Secondo quanto riscontrato da successive acquisizioni e dall’accurata rielaborazione delle informazioni già in possesso degli inquirenti, l’indagato avrebbe fattivamente collaborato con i due alla realizzazione del progetto omicidiario perpetrato nei confronti del legale oplontino. Per l’indagato è disposta la custodia cautelare in carcere. Stando alle accuse i tre stavano organizzando l’agguato anche con appostamenti mirati. L’avvocato è da alcune settimane sotto scorta.