Pompei, Comune contro “Parking Plinio”, continua la battaglia davanti ai giudici

Lo scorso 26 febbraio un decreto ingiuntivo di pagare oltre 130 mila euro in favore di Russo. Lo "scontro" giudiziario andrà in Appello. La giunta Lo Sapio ha autorizzato un legale per l'opposizione

L’amministrazione comunale è stata infatti appena condannata in primo grado a pagare oltre 131 mila euro a favore di Natale Russo: rappresentante della ditta Parking Plinio nonchè personaggio molto noto a Pompei per aver già una volta trascinato in tribunale sia l’ex sindaco, Claudio D’Alessio, che l’attuale comandante della Municipale, Gaetano Petrocelli. Entrambi, accusati a vario titolo di concussione e abuso d’ufficio proprio in base a vecchi racconti fatti ai magistrati da Natale Russo, sono stati infine assolti dai giudici penali di Torre Annunziata “per non aver commesso il fatto“.

Ma questa è un’altra storia. Di recente il titolare della Parking Plinio – ovvero l’azienda che per anni ha gestito il servizio di rimozione forzata dei veicoli e di loro custodia giudiziaria nell’interesse dell’amministrazione comunale – ha invece ottenuto in sede civile un ricco decreto ingiuntivo da oltre 131 mila euro.

Perchè? Russo, nel 2018, aveva trascinato il Comune in tribunale per il preteso mancato pagamento in suo favore – da parte dell’amministrazione – della cifra record di 487 mila euro. Soldi che, secondo i legali dell’imprenditore, gli sarebbero spettati per l’attività già svolta “di custodia di banchi in ferro” oltre a vari altri “oggetti sottoposti a sequestro” e affidati dunque alla sua ditta. Nel corso del processo, tuttavia, una consulenza tecnica disposta dai giudici su richiesta del Comune di Pompei ha contribuito ad abbassare di molto le pretese dell’imprenditore fino a un tetto massimo di 151 mila euro.

Lo scorso 26 febbraio, poi, la svolta in primo grado arrivata con un decreto ingiuntivo che adesso ordina all’amministrazione di pagare oltre 130 mila euro in favore di Russo. Lo “scontro” giudiziario, però, andrà avanti in Appello. La giunta del sindaco Carmine Lo Sapio ha autorizzato infatti un legale – si tratta dell’avvocato Antonio Messina – a proporre opposizione.

IL PRECEDENTE

Nel 2011 i pm della Procura della repubblica di Torre Annunziata – Maria Rosaria Magariello e Rosa Annunziata – aprirono la diversa indagine “Parking Plinio”. In questo caso l’ex sindaco D’Alessio e l’attuale comandante della Municipale furono trascinati sul banco degli imputati a seguito delle rivelazioni di Natale Russo. “Incontrai Claudio (l’ex sindaco D’Alessio ndr) nel suo studio di via Roma. Parlavo con lui perché per la custodia delle macchine il Comune mi deve in tutto circa 3 milioni di euro.

L’ex sindaco mi disse: non mettere l’avvocato che si prende il 10% sull’incasso. Assisto io, poi mi dai un contributo al partito: D’Alessio voleva il 20% di un milione. Se non pagavo, non avrei mai più lavorato” svelò l’imprenditore a processo, poi proseguendo: “Ho 1287 veicoli senza targa a terra e debiti al Banco di Napoli da paura. Perché non venivo pagato? Il comandante Petrocelli aveva dubbi sulla prescrizione delle mie pretese”.

Si è però trattato di una testimonianza ritenuta infine non credibile dai giudici. Il comandante Petrocelli, così come l’ex sindaco D’Alessio, vennero infatti assolti il 15 febbraio scorso e con formula piena dal presidente del Collegio di Torre Annunziata, Maria Camodeca.

Salvatore Piro 

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano