“Il Consorzio Ferroviario Vesuviano intende rispondere alla richiesta di rimodulazione del progetto definitivo, avanzata dall’Eav, mediante la proposta di una soluzione finalizzata a minimizzare gli espropri a cui sono soggette le ditte proprietarie”. Questo l’incipit della “Relazione relativa alla rimodulazione del progetto definitivo di viabilità di Pompei” consegnata due giorni fa dal sindaco Carmine lo Sapio ai circa 50 tra cittadini e imprenditori di via Crapolla e di via Fucci – tra cui circa 10 ricorrenti al Tar Campania – che da 4 anni lottano anche per vie legali contro il piano da quasi 60 espropri previsti dal progetto Eav avallato da Regione Campania e amministrazione comunale.
L’impegno di sindaco e amministrazione
Il progetto, finanziato con 67 milioni di euro a carico dell’ente ferroviario, nonostante i ricorsi in tribunale, si farà. Comunque. Parola del sindaco Carmine Lo Sapio che lunedì scorso, durante un’assemblea pubblica in Municipio, ha rassicurato specialmente i commercianti contrari al piano: “Mi sono attivato da subito convocando il responsabile unico del procedimento, trasmettendogli le criticità dei residenti che avevo fatto mie. L’Eav, su mia richiesta, ha dato ampia disponibilità a rimodulare il piano degli espropri”.
Un ulteriore passaggio è stato fatto con la concessionaria (il Consorzio Ferroviario Vesuviano ndr) che si occupa degli espropri. Il 13 maggio scorso, infine, è stata inoltrata una richiesta ufficiale dell’ufficio tecnico comunale all’Eav. “Cinque giorni dopo – così il sindaco – è stato messo nero su bianco: il progetto è stato rimodulato”.
Le novità del Piano
La nuova soluzione progettuale, affidata alla Spa Pizzarotti di Parma e che pubblichiamo in esclusiva, prevede la modifica dei sensi di marcia per i “tronchi stradali” che interessano i collegamenti tra via Fucci e via Crapolla II. Si tratta delle intersezioni viarie dove il vecchio progetto – approvato nel 2019 dalla giunta di Pompei – prevede la maggior parte degli espropri per pubblica utilità anche a carico delle imprese private. “Nello specifico, si legge nelle appena 5 pagine prospettate dall’ingegnere del Gruppo parmense, il professionista Antonio Ianniello, per venire incontro alle proteste dei comitati e degli imprenditori, tali strade saranno modificate da vie a doppio senso di marcia a strade a senso unico di circolazione”. Secondo l’ingegnere, poi anche per Eav, per il Consorzio e infine per il sindaco, tutto ciò basterà a “ridurre la aree oggetto di esproprio”.
>>> LEGGI IL DOCUMENTO DELL’ ING. IANNIELLO <<<
Il nuovo “No” di chi protesta
“Con il parcheggio multipiano (comunque previsto dal progetto ndr) e le strade a senso unico il quartiere di via Fucci verrà comunque trasformato in una rotatoria per auto e bus” commenta un residente. “Serve continuare a battersi per l’interramento della rete Circumvesuviana – ci rivela un imprenditore – . Chi era contrario al vecchio progetto per interventi di compatibilizzazione urbana della linea ferroviaria, insomma, resta sempre più deluso. “Si cerca di mettere toppe a un progetto pubblico che fa acqua da tutte le parti – concludono i portavoce dei comitati per il ‘No’ al piano Eav – se l’amministrazione, veramente, volesse ascoltare i cittadini, la sola soluzione resta l’interramento della linea Circumvesuviana”.
Salvatore Piro