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Aggressione con liquido urticante a Torre del Greco: vittima una donna di 58 anni

Ancora un episodio sconcertante dopo quanto successo domenica notte a Napoli, con le due sorelle aggredite con l’acido che fortunatamente ha avuto conseguenze molto meno gravi di quanto poteva essere.

Questa volta a denunciare un’aggressione con liquido urticante, a Torre del Greco, una donna, che sarebbe stata avvicinata da un’auto dalla quale le è stato poi gettato contro il pericoloso liquido. Alla guida del veicolo una donna che si è accostata come per chiedere un’informazione. La vittima richiamata dall’apparente richiesta della conducente, si è avvicinata e mentre si accingeva ad ascoltare la richiesta, un’altra donna, seduta sul sedile del passeggero, le ha lanciato sul viso del liquido urticante.

È quanto ha denunciato ai Carabinieri di Torre del Greco dalla 52enne, che a causa di questo gesto – assai simile nella dinamica ma fortunatamente ancora meno grave nelle conseguenze a quello verificatosi a Napoli – ha riportato, come da referto medico, una “dermatite da caustici con severo edema del volto e dolorosa congiuntivite“, giudicata guaribile in quindici giorni.

Il fatto risale a martedì mattina, ma è stato denunciato solo in serata ai militari dell’Arma. La donna ha spiegato di essersi trovata in via Vittorio Veneto, arteria centrale della città vesuviana, quando è stata avvicinata dall’autovettura di colore grigio che subito dopo lo sconsiderato e violento gesto si è frettolosamente dileguata.

La donna oggetto dell’aggressione inizialmente non aveva dato peso al gesto, ritenendolo legato all’attività che svolge anche con il Comune: “Mi occupo del recupero di persone disagiate, dei disabili e soprattutto di tutto ciò che riguarda il bullismo tra minori”. Ha spiegato ai carabinieri della stazione Centro di Torre del Greco. Subito dopo l’aggressione, avvertendo il bruciore soprattutto agli occhi, si sarebbe decisa a richiedere l’assistenza medica.

La donna, che stando a quanto dichiarato, non ha riconosciuto le autrici del raid, che indossavano mascherine chirurgiche, ha anche spiegato ai Carabinieri che in relazione all’associazionismo di cui si occupa, spesso è oggetto di commenti minatori sui vari social network e di minacce a mezzo telefono, vicende già riferite alla Polizia di Stato sempre di Torre del Greco all’inizio di quest’anno.

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