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Juve Stabia, presentazione del nuovo ds Di Bari e del neo allenatore Colucci

Juve Stabia, presentazione del nuovo ds Di Bari e del neo allenatore Colucci

All’interno dello stadio Romeo Menti, il 3 giugno, è avvenuta la presentazione, da parte della Juve Stabia, del nuovo ds Di Bari e del neo allenatore Colucci.

È intervenuta la dirigenza rappresentata dai fratelli Langella e l’amministratore unico Filippo Porcino.

A seguire un briefing delle dichiarazioni rilasciare in sala stampa ai giornalisti intervenuti.

Presidente Andrea Langella:

“Ci tenevo ad essere qui visto che nell’altra conferenza stampa non ho potuto partecipare. Noi siamo qui a presentare il nuovo ds con una nuova progettualità per il nostro progetto Juve Stabia. Il direttore ha tutti i parametri per fare bene.

La città deve venire allo stadio per essere il dodicesimo uomo in campo. Ci aspettiamo che il pubblico torni ad essere importante nel nostro stadio. L’indice di liquidità a 0.7 per la C? E’ davvero folle e sfidante per l’impegno richiesto alle società specialmente in questo periodo.

Inoltre approfitto per ringraziare il nostro precedente allenatore Novellino, con un grosso in bocca al lupo per il suo prosieguo professionale”

Socio Giuseppe Langella:

“Questo è un anno zero dopo la ristrutturazione positiva del debito a cui abbiamo lavorato e portato al termine nelle scorse settimane.

Abbiamo messo le basi per un progetto importante e duraturo con un nuovo ds con una squadra che sarà rinforzata e potenziata con vari elementi ogni anno, in base alle esigenze.

Di Bari come ds è una garanzia in questo senso”.

Amministratore Polcino:

“La società sta correndo per adempiere con efficacia a tutti i requisiti amministrativi per la stagione 2022-23. Nelle prossime settimane annunceremo i progetti di marketing e di sponsor.

Noi abbiamo prodotto  tutta la documentazione per incontrare e rispettare  l’ indice di liquidità richiesto,  che comunque resta molto aggressivo per le società di C, che è fissato a 0.7”.

Il ds Di Bari:

“Sono contento di stare qui. Ringrazio la società per avermi dato questa chance.

La ristrutturazione è stata importante per dare il via ad un progetto sportivo di spessore . Vogliamo creare qualcosa di importante in questa grande piazza. Darò il meglio per fare in modo che il mio lavoro e la mia professionalità siano apprezzati. Per la squadra e i rinnovi stiamo facendo dei colloqui con tutta l’attuale rosa. La scelta del mister è scaturita dopo vari colloqui.

Colucci ci ha colpito e ha sposato in pieno il nostro progetto.

Ci sono dei reparti dove dovremo intervenire confrontandoci con il mister.

Vogliamo senso di appartenenza dei nostri calciatori come caratteristica predominante

A me piace mettermi in continuamente in discussione.

Obiettivo? Sarà il campo a parlare. Comunque sarà un anno zero con la voglia di fare bene.

Ogni anno il girone C è sempre il più difficile.

Abbiamo in piedi possibilità di collaborazione con società di serie superiore. Ho buoni rapporti con varie società in questo senso”.

Mister Colucci:

Il trainer, nato a Cerignola, il 29 dicembre 1972, è reduce dall’esperienza al Picerno ed ha allenato anche Ravenna, Vis Pesaro, Pordenone, Reggiana, tra le altre, oltre ad aver guidato l’Under 17 e Under 19 del Bologna. Da calciatore ha vestito le maglie del Cerignola, del Siracusa, della Reggiana, del Bologna, della Lazio, dell’Hellas Verona, del Cagliari, della Cremonese e del Modena.

“È importante prendere giocatori con spirito di appartenenza. Ci vorrà pazienza e dedizione alla causa della società gialloblù, sono un amante di questi colori sociali. Per fare un esempio, con Ancelotti quando ero suo calciatore con la Reggiana, in 7 partite facemmo 4 punti con la Reggiana, ora vediamo il mister dove è arrivato. Lo scorso anno la Juve Stabia aveva un buon organico”.

Il modulo?

Sono versatile, non ho un principio o un modulo di base. Metterò i giocatori dove si esprimono meglio. E’ fondamentale sentirsi la maglia addosso.

Conosco tutti gli attuali calciatori gialloblù ma non ho allenato mai nessuno di loro.

Noi lavoreremo h24 per la Juve Stabia. Stiamo qua per fare qualcosa di importante.

Io sono per l’impegno totale. Dobbiamo anche vedere il mercato tenendo presente che costruiremo un team con mix di under e calciatori più esperti.

Risultato o gioco?

In generale, non abbiamo la cultura della sconfitta in Italia. Si preferisce guardare al risultato finale e in base a quello giudicare l’operato di una squadra e non sempre è giusto, visto che un episodio singolo a sfavore , come un autogol, può cambiare il corso di un intero match giocato alla grande. La medesima cosa vale anche  al contrario.

Pressioni?

Dappertutto sono uguali dappertutto. Per me è una sfida ogni volta.

Sono legato a vari mister che ho avuto come Sonzogni, Lombardi, Prandelli, Ancelotti, Zeman, non vorrei dimenticare nessuno. Da ognuno ho preso qualcosa. Chiedo sempre a miei calciatori di giocare per l’allenatore, per la  società e per tutti i componenti della stessa.

Domenico Ferraro

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