castellammare spiagge

Cara estate ti scrivo: spiagge care a Castellammare di Stabia, anche per i tanti aumenti rispetto all’anno scorso. Sotto il sole dell’estate 2022 che sta per iniziare, gli stabiesi trovano una spiaggia più “salata” rispetto al 2021. Lettini e ombrelloni, già in queste prime settimane di caldo, segnano aumenti medi tra il 10 e il 20%, con punte addirittura più elevate. Insomma, è già caro – estate e montano le proteste dei cittadini. A crescere è sia il costo di lettini e sdraio, che dell’ombrellone e dell’abbonamento giornaliero più in generale.

Spiagge care a Castellammare: la situazione a Pozzano

I rincari sono stati già applicati soprattutto nei lidi di Pozzano. Qui infatti si pagherà cinque euro in più a coppia, già a partire dal primo giugno, per trascorrere una giornata al mare. Facendo due conti, in base alle nuove tariffe applicate dai gestori dei lidi, fino al 31 luglio una coppia per due lettini e un ombrellone spenderà 37 euro nei fine settimana. Un aumento di 5 euro rispetto all’estate 2021, quando il prezzo era fermo invece a 32 euro.

Una giornata al mare da oltre 100 euro

Ciò significa che una famiglia di quattro persone, per trascorrere una giornata al mare all’insegna del relax, dovrà sborsare 74 euro. Una cifra a cui vanno aggiunti i costi del carburante e la spesa per generi alimentari. Insomma, una giornata al mare costerà in media ad una famiglia stabiese circa 100 euro. Le tariffe, tuttavia, cambiano a seconda dei giorni. Un lettino costa infatti 11 euro dal lunedì al venerdì, mentre si sale a 15 euro per i festivi e prefestivi. A questo prezzo, va aggiunto poi l’ingresso sul lido. E così molti stabiesi stanno prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi di trascorrere le loro giornate al mare sulla spiaggia libera, compresa tra il Miramare e Marina di Stabia, quest’anno tornata fruibile dopo le rilevazioni dell’Arpac.

L’incognita delle concessioni dietro gli aumenti?

Intanto, a livello nazionale, è stata trovata l’intesa di maggioranza sulle concessioni balneari. Come spiegato da vari rappresentanti del Governo, il testo finale rimanda ai decreti attuativi la definizione degli indennizzi, senza riferimenti all’avviamento dell’attività, al valore dei beni, a perizie e scritture contabili. Una scelta contestata in primis da Riccardo Scarselli, già presidente del Sindacato italiano balneari, che detiene la concessione di un lido a Vico Equense, dove sventola la Bandiera Blu. “Si annulla così un lavoro generazionale – afferma – e la difesa d’impresa previsto dall’Europa: 30.000 aziende in crisi per il turismo in Italia, 20 nazioni della comunità europea non hanno il demanio marittimo”.

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