Ieri lo scioglimento del consiglio comunale del comune vesuviano, oggi la nomina della Commissione prefettizia che guiderà San Giuseppe Vesuviano almeno per i prossimi 18 mesi.

A comporre il team nominato dal Prefetto di Napoli Claudio Palomba, che in attesa del perfezionamento dell’iter procedurale del decreto di scioglimento del presidente della Repubblica, ha disposto, in via cautelare, la sospensione del sindaco, del Consiglio e della giunta comunale di San Giuseppe Vesuviano, il viceprefetto Aldo Aldi, il viceprefetto Agnese Scala e il dirigente seconda fascia Area I a riposo Antonio Scozzese.

Lo scioglimento nasce da accertamenti, seguiti a una relazione dello stesso prefetto Palomba, su “accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.

E’ così che ieri pomeriggio, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, ha deliberato per lo scioglimento del consiglio comunale.

San Giuseppe Vesuviano ancora una volta sciolto per infiltrazioni mafiose

A San Giuseppe Vesuviano le prossime elezioni si sarebbero dovute svolgere nel 2023. Il sindaco, Vincenzo Catapano, era stato eletto nel giugno 2018 con una coalizione di liste civiche. Successivamente lo stesso Catapano si era avvicinato al leader padano Matteo Salvini, tanto da essere uno dei primi sindaci leghisti ad essere eletto in Campania.

San Giuseppe Vesuviano non è nuovo a provvedimenti di scioglimento. Questo giunto ieri è il terzo scioglimento legato a presunte connivenze tra politica e criminalità. Il primo nel  1993 seguito poi dal secondo nel 2009. Per questo terzo duro colpo alla politica sangiuseppese, il primo cittadino ha annunciato ricorso al Tar: “Per noi parlano anni di lotta chiara ed aperta alla criminalità organizzata”.

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