Si vota dalle sette del mattino alle undici di sera in 89 Comuni campani sul totale di 550. Sono 12 (13,5%) quelli con più di 15mila abitanti. I test più significativi sono in provincia di Napoli. Negli altri 77 comuni risiedono meno di 15mila persone (86,5%).
A Torre Annunziata, popolosa città alle pendici del Vesuvio, non si voterà per la scelta del nuovo sindaco. Lo scorso 5 maggio, il Comune è stato sciolto per infiltrazioni legate alla criminalità organizzata. A deciderlo il Consiglio dei ministri dopo che la Prefettura di Napoli aveva inoltrato la richiesta al Viminale.
Il Comune alle urne con più abitanti è Pozzuoli in provincia di Napoli con 80.357 residenti e 66.191 elettori. Il più piccolo è invece Santomenna, in provincia di Salerno ai confini con la Basilicata, con 473 residenti ma un numero tre volte maggiore di elettori che vivono altrove: 1.274.
Al voto in 13 Comuni in provincia di Napoli, 14 in provincia di Avellino, 11 in provincia di Benevento, 17 in provincia di Caserta e ben 34 in provincia di Salerno.
Il turno di ballottaggio è previsto il 26 giugno nelle 12 città dove la popolazione supera la soglia dei 15mila abitanti (13,5%): Capua e Mondragone (Caserta), Acerra, Ischia, Nola, Portici, Pozzuoli, Sant’Antimo, Somma Vesuviana (Napoli), Agropoli, Mercato San Severino e Nocera Inferiore (Salerno).
Le tensioni e i casi più spinosi sono nei principali Comuni in provincia di Napoli: Pozzuoli, Portici, Somma Vesuviana. Realtà dove le anime del Pd, con i loro personalismi, si perpetuano dividendosi candidature e liste e contrapponendosi o alleandosi a turno con i 5 Stelle nell’obiettivo di riproporre il modello-Napoli risultato vincente con Manfredi.
Personalismi proprio a partire dal Comune più grande, Pozzuoli, dove il clima da lunghi coltelli dem ha caratterizzato la campagna elettorale. Il sindaco uscente, Vincenzo Figliolia, non può candidarsi perché sta chiudendo il secondo mandato consecutivo. Si presenta in una lista come consigliere comunale a sostegno del suo assessore al Bilancio, Paolo Ismeno, che si candida a sindaco. Suo avversario è Luigi Manzoni, presidente uscente del Consiglio comunale. Prorpio la presenza di Figliolia in una lista, ha fatto sì che a Pozzuoli non ci sia stato accordo elettorale tra dem e 5 Stelle.
Una situazione confusa anche a Portici, dove il sindaco uscente Enzo Cuomo è appoggiato da più liste civiche e dal Pd, oltre a godere della simpatia personale del presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Suo principale avversario è Aldo Agnello, sostenuto ufficialmente dai 5 Stelle che in campagna elettorale si sono esposti con il presidente della Camera, Roberto Fico, e il responsabile del partito Giuseppe Conte che qualche giorno fa ha tenuto un comizio a Portici. Viabilità, parcheggi, inquinamento, rilancio del turismo sono i temi ricorrenti di questa competizione elettorale. A Pozzuoli, come a Portici e in molti altre cittadine campane.
A Ischia, dove gli elettori sono 17.826, Enzo Ferrandino cerca la riconferma sostenuto da sette liste. Il suo strapotere viene contrastato da Gennaro Savio, attivo comunicatore di denunce isolane, da sempre nel Partito comunista italiano marxista-leninista ereditato dal padre scomparso, ancorato al simbolo della falce e martello. Tenta un’impresa disperata.
Agguerrita, la contesa elettorale a Mondragone, in provincia di Caserta, cittadina di 27mila abitanti. Sette candidati con l’uscente Virgilio Pacifico a sostenere l’avvocato Francesco Lavanga. Principale avversario il medico Achille Cennami.
Reduce da un commissariamento, a Capua partono invece quattro candidati sindaco. Una realtà difficile, con i precedenti sindaci durati poco travolti da vicende anche giudiziarie. Qui 5 Stelle e Pd si sono accordati con proprie liste e simboli in appoggio a Adolfo Villani, già consigliere regionale e già sindaco di Capua, un passato nel Pci, nella Cgil e nei Ds poi anche ex vice presidente della Provincia di Caserta. Liste civiche e formazioni di centro appoggiano gli altri candidati: l’avvocato Fernando Brogna consigliere comunale con Forza Italia; Carmela Del Basso prima donna candidata sindaco nella storia di Capua, sostenuta anche da Azione; Paolo Romano, ex presidente del Consiglio regionale, appoggiato da Noi di centro.
Città Metropolitana di Napoli, ecco i comuni al voto: Acerra, Barano d’Ischia, Casamarciano, Ischia, Lettere, Nola, Pimonte, Portici, Pozzuoli, Sant’Antimo, Somma Vesuviana, Tufino, Visciano.
In provincia di Salerno le amministrative sono in programma ad Acerno, Agropoli, Albanella, Alfano, Bracigliano, Buccino, Buonabitacolo, Camerota, Castel San Giorgio, Centola, Cicerale, Colliano, Giffoni Sei Casali, Laurito, Marigliano Vetere, Mercato San Severino, Montecorice, Nocera Inferiore, Palomonte, Petina, Piaggine, Pisciotta, Prignano Cilento, Roccapiemonte, Roscigno, Rutino, Sacco, Sant’Arsenio, Santomenna, Sanza, Sapri, Serre, Stella Cilento e Stio.
I comuni al voto in provincia di Caserta: Alvignano, Bellona, Calvi Risorta, Capua, Dragoni, Falciano del Massico, Gallo Matese, Liberi, Mondragone, Pastorano, Pietramelara, Portico di Caserta, Recale, San Giorgio Matese, Teano, Vairano Patenora e Valle di Maddaloni.
Nell’Avellinese le Amministrative impegneranno Atripalda, Baiano, Capriglia Irpina, Chianche, Flumeri, Fontanarosa, Gesualdo, Grottaminarda, Montemarano, Montemiletto, Pietradefusi, Santo Stefano del Sole, Sirignano, Solofra. Nel Beneventano, invece, Apollosa, Arpaia Buonalbergo, Campolattaro, Limatola, Molinara, San Bartolomeo in Galdo, San Marco dei Cavoti, San Martino Sannita, Santa Croce del Sannio e Sassinoro.
In provincia di Benevento 11 comuni al voto: Apollosa, Arpaia, Buonalbergo, Campolattaro, Limatola, Molinara, San Bartolomeo in Galdo, San Marco dei Cavoti, San Martino Sannita, Santa Croce del Sannio, Sassinoro.