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Castellammare, picchia la moglie e la minaccia di morte: in manette 41enne stabiese

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Picchia la moglie e la minaccia di morte a Castellammare di Stabia. Per questo motivo è finito in manette L.A., 41enne stabiese già noto alle forze dell’ordine. L’operazione è stata effettuata dagli agenti di polizia del locale commissariato, agli ordini del primo dirigente Amalia Sorrentino e del vicequestore Manuela Marafioti. Già in passato l’uomo fu accusato di aver picchiato la consorte, lanciandole addosso della candeggina. Nelle scorse ore invece è salito sul tetto del palazzo dove la donna vive con i figli piccoli, per staccare i cavi internet e impedirle di chiedere aiuto.

Castellammare, picchia la moglie: le accuse

A suo carico è stata emessa un’ordinanza di misura di custodia cautelare in carcere, dopo l’allontanamento dalla casa familiare già stabilita il 30 maggio scorso. L.A. è accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione tentata e lesioni personali aggravate. Reati commessi a Castellammare nel mese di aprile 2022, ai danni della sua ex convivente. Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arrestato, in merito ai fatti a lui ascritti.

Richieste di denaro e minacce di morte

Picchia la moglie a Castellammare: l’indagine. L’indagato, per gli inquirenti assuntore abituale di sostanze stupefacenti, avrebbe posto in essere comportamenti vessatori, violenze ripetute e protratte nel tempo ai danni della sua ex compagna. Alla quale avrebbe formulato altresì continue richieste di denaro, minacciandola di morte in più occasioni.

Il tutto, in modo da indurre la vittima in uno stato di sofferenza morale e psichica tale da renderne la vita impossibile, con episodi di aggressioni fisiche che avevano reso necessari plurimi interventi delle forze dell’ordine presso la casa famiglia, dove l’arrestato, sebbene legalmente separato, conviveva ancora con la vittima. Le violenze, poste in essere anche al cospetto dei figli piccoli, erano culminate in un’aggressione fisica avvenuta il 27 aprile 2022, allorché la vittima era stata colpita dapprima con una stampella su varie parti del corpo e successivamente con dell’acqua e della candeggina.

L’assalto alla casa famiglia

A seguito di tale aggressione, all’indagato era stata applicata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. L’uomo, nonostante l’emissione dell’ordinanza su indicata, in data 10 giugno scorso, dapprima avrebbe cercato di entrare nell’abitazione della vittima. Successivamente si sarebbe portato sul tetto dello stabile dove avrebbe reciso i cavi di collegamento internet. Subito dopo avrebbe minacciato la donna, dicendole che non le avrebbe dato pace e che l’avrebbe uccisa, in quanto non temeva il carcere. A seguito di tale ultimo episodio, il gip, su richiesta della Procura di Torre Annunziata, ha disposto l’aggravamento della cautelare, applicando all’indagato la custodia cautelare in carcere. All’esito delle formalità di rito, l’arrestato è stato portato in cella a Poggioreale.

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