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False t-shirt “Cesare Paciotti” da Salerno a Padova: maxi-sequestro della finanza. Nell’ambito del dispositivo operativo per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, tra maggio e la prima metà del mese in corso i militari del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato capi di abbigliamento non sicuri e contraffatti, nonché orologi con marchi di prestigio finemente falsificati. L’attività, condotta dai Baschi Verdi del Gruppo, è stata sviluppata sulla scorta di input informativi che hanno consentito di individuare, in un primo momento, il profilo social di un negozio ubicato in provincia di Padova, che pubblicizzava e vendeva magliette recanti il marchio “Cesare Paciotti”.

False t-shirt “Cesare Paciotti” da Salerno a Padova

I prezzi decisamente competitivi riportati sugli annunci, di gran lunga inferiori rispetto a quelli mediamente praticati, hanno destato il sospetto dei finanzieri. Sulla base degli elementi acquisiti, i militari hanno effettuato un primo sequestro di capi d’abbigliamento ritenuti contraffatti, e successivamente, a seguito dell’analisi della documentazione amministrativo-contabile, hanno appreso che la distribuzione era stata curata da un’impresa in provincia di Salerno, ove sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori prodotti della medesima foggia, per un totale di oltre 100 t-shirt Cesare Paciotti.

Sequestrati anche orologi

Inoltre, nel corso di vari servizi di controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle hanno individuato un soggetto di origini senegalesi che smerciava orologi di noti brand del lusso ad un prezzo che si aggirava intorno ad alcune centinaia di euro. In particolare, l’uomo veniva osservato nel centro di Padova, intento a cedere orologi riproducenti le caratteristiche dei marchi “Rolex, Patek Philippe e Monaco Heuer”, i quali venivano prontamente sequestrati per un totale di 13 pezzi.

Tre persone denunciate alla Procura

Complessivamente sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Padova tre persone per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, fermo restando che, per il principio della presunzione di innocenza, la loro colpevolezza in relazione alla vicenda in esame sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Nell’ambito dello stesso settore di intervento e nel medesimo periodo, sono stati predisposti ulteriori servizi di controllo economico del territorio, all’esito dei quali sono stati individuati due esercizi commerciali operanti presso il Centro Ingrosso Cina che commercializzavano all’ingrosso prodotti tessili non sicuri, in quanto carenti delle informazioni previste dalla legislazione nazionale ed europea. In particolare, in alcuni casi le etichette dei prodotti sequestrati non riportavano tutte le denominazioni e le percentuali delle fibre tessili di composizione degli stessi, mentre in altri casi le indicazioni riportate erano esclusivamente in lingua cinese.

Sequestrati oltre 14mila prodotti

Al termine delle attività sono stati sequestrati oltre 14 mila prodotti e i due titolari delle ditte coinvolte sono stati segnalati alla C.C.I.A.A. di Padova per l’applicazione delle previste sanzioni amministrative. Gli interventi della Guardia di Finanza nella lotta alla contraffazione e al controllo della sicurezza dei prodotti s’inseriscono nel più ampio contesto dell’impegno del Corpo nella tutela del mercato dei beni e dei servizi, a garanzia dei consumatori, della libera concorrenza e dei commercianti rispettosi delle regole.

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