penisola sorrentina traffico

Il caos traffico sta mettendo duramente alla prova avventori, cittadini delle località della penisola sorrentina prese d’assalto ed operatori turistici. Un nuovo incontro presso la Prefettura di Napoli potrebbe essere convocato già nelle prossime ore. “Nuovo”, poiché già a fine maggio il sindaco di Sorrento Massimo Coppola aveva riuniti in videoconferenza la Prefettura, l’Assessorato regionale al Turismo, gli altri primi cittadini della costiera, le società di navigazione e la Commissione Trasporti campana. Da allora, però, la situazione è se possibile peggiorata ancora.

Penisola sorrentina, incubo traffico

L’ipotesi al momento sul tavolo è quella di emettere un dispositivo che preveda la circolazione a targhe alterne, sul modello della costiera amalfitana. I disagi sono fortissimi su un territorio che non può reggere una tale mole di traffico. Il primo a firmare un provvedimento simile è stato nelle scorse ore il sindaco di Meta Giuseppe Tito. Nel Comune di Meta di Sorrento, dunque, si circolerà a targhe alterne a partire dal 1 luglio dal venerdì alla domenica con l’esclusione di corso Italia.

Trasporto pubblico allo stremo

La situazione in penisola sorrentina in termini di traffico è delicatissima e si fa di ora in ora più pesante. Qui giungono scooter, auto, Ncc, bus privati con grandissimi disagi per i cittadini anche in termini di sicurezza. Troppi gli incidenti, anche mortali, sulla strada statale 145. Dall’uscita dei caselli di Castellammare di Stabia passando per Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense ogni fine settimana è un inferno.

Penisola sorrentina: il traffico e la qualità della vita

La soluzione, ovviamente, che farebbe balzare in avanti il territorio della provincia di Napoli anche in termini di qualità della vita sarebbero i trasporti pubblici. Ovvero disincentivare l’utilizzo dell’automobile e dei mezzi privati se i mezzi a disposizione dal pubblico fossero idonei e sufficienti. Altrettanto ovviamente, non è così. Il vero dramma, insomma, sta nella mancanza del trasporto pubblico.

Il caso delle stazioni strategiche chiuse

Le istituzioni locali vorrebbero meno traffico, ma le soluzioni sono a portata di mano. Non è possibile, ad esempio, far finta di non sapere che ben due fermate della Circumvesuviana poste in zone “strategiche” per il mare sono desolatamente chiuse. Parliamo di “Pozzano” e “Scrajo”. La riapertura anche solo di queste stazioni da parte di Eav porterebbe già enormi benefici al traffico veicolare. La loro chiusura, del resto, fa “guadagnare” ai treni da e verso Sorrento diversi minuti in termini di percorrenza. E’ un cane che si morde la coda mentre i cittadini ogni fine settimana finiscono in un incubo di lamiere.

Il sindaco di Sorrento: “Circumvesuviana in condizioni pietose”

A parlarne nei giorni scorsi, alla vigilia del primo incontro con la Prefettura, era stato il sindaco di Sorrento, “Le corse (delle compagnie di navigazione, ndr) – ha detto Coppola – sono appena sufficienti a raccogliere le istanze del nostro territorio. Fino a poche settimane fa, ricordo, il servizio era stato addirittura sospeso, per legittime motivazioni di natura economica ed imprenditoriale. La verità è che noi siamo un’isola, ma senza averne i privilegi, come accade ad esempio a Capri ed Anacapri. Con una Circumvesuviana che versa in condizioni a dire poco pietose, chiediamo azioni concrete sui collegamenti marittimi e che siano garantiti ordine, sicurezza ed una dignitosa mobilità al nostro territorio, che in virtù del Pil prodotto in Regione Campania, meriterebbe adeguate tutele”.

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