Lo stress lavoro correlato può essere un disagio avvertito dal lavoratore tanto forte da provocare anche disturbi fisiologici clinici come mal di testa, disturbi gastrointestinali, fatica cronica, ipertensione, e altri…

Il datore di lavoro deve essere a conoscenza della definizione di stress lavoro correlato, in modo da poterlo valutare come fattore di rischio all’interno dell’azienda. Non a caso, il rischio stress lavoro correlato deve essere valutato in occasione della stesura del DVR, il Documento di Valutazione del Rischio che il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere all’inizio dell’attività aziendale e che è poi tenuto ad aggiornare periodicamente.

Stress lavoro correlato: cos’è

Il termine stress lavoro correlato, utilizzato nel Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, definisce uno stato alterato e non armonioso tra la persona (il lavoratore) e l’ambiente che lo circonda (il luogo di lavoro). In particolare, il lavoratore è sottoposto a stress nel momento in cui percepisce le richieste ambientali come eccessive. Lo stato di disagio può raggiungere livelli talmente elevati da compromette lo stato di benessere e di salute dell’individuo.

Quando le richieste del datore di lavoro, per esempio, sono percepite come eccessive rispetto alle capacità personali dell’individuo, l’individuo sviluppa stress lavoro-correlato.

Stress lavoro correlato: ruolo del datore di lavoro

Nei confronti dello stress lavoro-correlato, il datore di lavoro ha il dovere di prevenire e minimizzare questo fattore di rischio. Come può agire?

Il primo atto di prevenzione consiste nella valutazione del fattore di rischio stress lavoro-correlato al momento della stesura del Documento di Valutazione dei Rischio.

Oltre a fare una valutazione sulla sussistenza del rischio, il DVR deve anche contenere una descrizione delle strategie che il datore di lavoro intende mettere in atto per ridurre questo rischio e prevenirlo.

La valutazione dello stress lavoro correlato è obbligatoria?

Dal 2010, la valutazione dello stress lavoro correlato è diventata obbligatoria in tutte le aziende. E’ stata una decisione presa a seguito di un aumento dei casi di disturbi fisici correlati a stress rilevati nei lavoratori trasversalmente in tutti i settori.

Pur essendo una tutela nei confronti dei lavoratori, ridurre e prevenire lo stress lavoro-correlato è anche interesse del datore di lavoro, non solo perché si tratta di obbligo sancito per Legge: è dimostrato che un minore stress sul luogo di lavoro aumenta la produttività, riduce l’assenteismo, aumenta la qualità del servizio (per le aziende che si occupano di fornitura di servizi) e aumenta il grado di soddisfazione lavorativa.

Mancata valutazione dello stress lavoro-correlato

La mancata valutazione dello stress lavoro-correlato nel Documento di Valutazione del Rischio può essere valutata come una incompletezza del documento. Le incompletezze del DVR possono essere sanzionate con multe che vanno da un minimo di 3000 euro e che possono anche superare i 7000.

 

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano