Nuovo durissimo colpo alla camorra di Torre Annunziata: in manette 12 affiliati del “Quarto Sistema” e dei “Gallo – Cavaliere”. I reati ipotizzati nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, detenzione e porto di armi da fuoco, detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e tentato omicidio aggravati dal metodo mafioso. Le misure cautelari in carcere sono state emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Camorra a Torre Annunziata, duro colpo a “Quarto Sistema” e “Gallo – Cavalieri”
La Squadra Mobile della Questura di Napoli e il commissariato di Torre Annunziata hanno arrestato dodici persone ritenute legale ai clan “Quarto Sistema” e “Gallo Cavalieri” di Torre Annunziata. La Polizia di Stato ha notificato i provvedimenti cautelari a tre donne e nove uomini. Si tratta di Luca Cherillo, Umberto Perna; Giorgio, Rosa e Giovanni Scaramella. E poi Rosa Riso; Marianeve e Francesco Chierchia; Michele Colonia; Antonio Gallo; Antonio Cirillo e Salvatore Zingone.
A ben leggere i nomi dei destinatati dei provvedimenti notificati, saltano agli occhi quelli di due degli assassini di Maurizio Cerrato, accoltellato a morte il 19 aprile dello scorso anno. E non basta: due delle donne arrestate oggi risultano direttamente collegata al feroce delitto del 61enne di Torre Annunziata.
Sono stati raggiunti in carcere dal nuovo provvedimento, Antonio Cirillo, individuato come l’esecutore materiale dell’omicidio Cerrato, sarebbe stato lui a sferrare la coltellata mortale, e Giorgio Scaramella che per primo aveva ingaggiato la discussione con Cerrato, sfociata poi in omicidio.
In manette anche i killer di Cerrato
Maurizio Cerrato, lo ricordiamo, era accorso in via IV Novembre a Torre Annunziata in difesa della figlia Maria Adriana. Aggredita in un primo momento proprio da quella Rosa Scaramella, la sorella di Giorgio e presente durante tutto il tragico fatto di sangue. L’aggressione era partita perché la figlia 20enne di Cerrato aveva occupato con la sua auto un posto “riservato”. Spostando la sedia e il masso che lo occupavano e parcheggiandosi per una commissione presso un vicino ufficio. Purtroppo tutta la vicenda si concluse con la “spedizione punitiva”. Quattro contro uno, e con la coltellata mortale che spense la vita del 61enne.
In carcere oltre a Rosa Scaramella, accusata di essere custode della droga, anche Rosa Riso, mamma di Antonio Cirillo e moglie di Francesco Cirillo, unico degli imputati dell’omicidio Cerrato ai domiciliari, accusata di spaccio. Stando alle indagini dell’Antimafia, gli Scaramella custodivano la santabarbara e gli stupefacenti dei Chierchia-Fransuà e dei Gallo-Cavalieri, due clan che in città si contrappongono al Quarto Sistema.