Mare in Campania: abusivismo edilizio, deficit di depurazione e inquinamento, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità. Dagli illeciti penali a quelli amministrativi, quest’anno, per la prima volta, Legambiente presenta un quadro completo delle violazioni alle leggi che tutelano mari e coste. Con 7.970 i reati contestati nel 2021 alla media di 17 ogni chilometro di costa, quasi 21 illeciti al giorno, 3.180 le sanzioni, 3.630 le persone arrestate o denunciate, 1.627 i sequestri la Campania si conferma a livello nazionale alla guida delle aggressioni all’ecosistema marino.
Legambiente è in grado di presentare per la prima volta un quadro completo delle violazioni alle leggi che tutelano mari e coste del nostro Paese. Dagli illeciti penali a quelli amministrativi. I primi sono sicuramente più gravi, compresi i delitti di inquinamento e disastro ambientale, introdotti nel Codice penale a partire dal 2015. La classifica relativa ai soli reati penali conferma la Campania al primo posto, con 3.395 illeciti, seguita da Puglia, dalla Sicilia e dalla Calabria.
Mare e coste, Campania maglia nera nazionale: 7.970 i reati contestati nel 2021
“Come ogni anno attraverso “Mare Monstrum”- spiega Francesca Ferro, direttrice
Solo rafforzando gli interventi normativi, a cominciare da quelli contro l’abusivismo, affidando ai prefetti le demolizioni quando i Comuni non le eseguono, contro la pesca illegale e, parallelamente, potenziando le attività di controllo si può fronteggiare l’assalto degli ecocriminali e dei predoni del mare. Ma, a fronte di chi puntualmente saccheggia, deturpa, inquina il nostro patrimonio marino e costiero, ci sono anche le storie di chi s’impegna a tutelarne le straordinarie risorse e a valorizzarne le potenzialità per affrontare sfide che ci riguardano tutti come quella climatica, ad esempio attraverso la produzione di energia pulita, possibile anche con un eolico off-shore ben progettato e realizzato”.
L’inquinamento marino continua a “stritolare” il nostro mare
Per quanto riguarda il ciclo illegale del cemento la Campania si conferma la prima regione d’Italia, con il 14,2% del totale degli illeciti pari 3.921 illeciti amministrativi e penali con 1.417 persone denunciate e arrestate, 1.194 sanzioni e 328 sequestri penali e amministrativi.
L’inquinamento marino continua a “stritolare” il nostro mare. Ancora stretto nella morsa di diffusi scarichi illegali di liquami e in genere di rifiuti.Colpa soprattutto dell’assenza di depuratori oppure – quando esistenti – mal funzionanti. E di una selva di illeciti che finiscono per trovare fine solo in fondo al mare. Tra illeciti penali e amministrativi accertati nel 2021 da forze dell’ordine e Capitanerie di porto la Campania si conferma maglia nera. Raggiungendo la ragguardevole cifra di 2.502 violazioni, 1758 persone denunciate e arrestate e 1026 sequestri.
Per quanto riguarda la pesca illegale la Campania con 1488 infrazioni penali e amministrativi , 432 persone denunciate e arrestate si piazza al terzo posto nazionale superata da Sicilia e Puglia. Circa 15.998 chilogrammi complessivi di “pesce” sono stati sequestrati in Campania nel 2021, di cui quasi 13mila chilogrammi di “pesce, caviale, salmone, pesce spada, tonno rosso e oloturie”
“Mare Monstrum”: i risultati delle inchieste
Nell’inchiesta sono finite, con altre imputazioni, 82 persone, tra titolari di ristoranti e singoli acquirenti attratti dal “gusto del proibito”. Mentre una nuova indagine si apre, per quella messa a segno nel 2020 contro due bande organizzate di predatori di datteri di mare tra Napoli e Castellammare di Stabia, attive anche a Capri, Vico Equense e Punta Campanella, arrivano le prime condanne. Le ha emesse nel marzo del 2022 il Giudice dell’udienza preliminare nei confronti degli imputati che avevano chiesto il rito abbreviato. Per quello che è considerato il capo dell’organizzazione, la condanna è stata di 6 anni, due mesi e 20 giorni di reclusione. Dopo un processo che ha visto Legambiente costituita tra le parti civili.
Mare in Campania: l’azione di Goletta Verde
Sarà l’eolico off-shore uno dei temi portanti della 36esima edizione di Goletta Verde. Che riprende il largo e riparte per il suo 17esimo anno di attività. A bordo delle due campagne estive di Legambiente, salpano temi, iniziative e progetti. Puntano a non abbassare la guardia sulla qualità delle acque marine e lacustri e sugli abusi che ne deturpano coste e rive. Anche quest’anno, fondamentale il coinvolgimento di centinaia di volontarie e volontari in tutta Italia. Impegnati in prima persona sui territori nel campionamento delle acque, poi oggetto di analisi microbiologiche. Una grandissima operazione di citizen science che trova pochi eguali per capillarità ed estensione. In Campania la Goletta sbarca ad Acciaroli (9-10 luglio)