I carabinieri sono impegnati in queste ore nell’operazione denominata “Green Life”: sui monti Lattari i militari hanno effettuato sequestri di droga ed armi. Arrestato anche un 41enne di Agerola nel cui fondo agricolo erano sotterrati una pistola, una mitragliatrice, cartucce e proiettili. I monti Lattari sovrastano la costiera sorrentina e anticipano l’agro nocerino-sarnese. Uno spartiacque naturale la cui posizione favorisce terreno fertile per le coltivazioni più esigenti in termini di luce ed esposizione. Su tutte quelle di cannabis indica.
Droga e armi sotterrate sui monti Lattari, scatta il blitz “Green Life”
Le condizioni climatiche garantiscono alla marijuana di germogliare più facilmente. La
Arrestato 41enne di Agerola
Il primo a finire in manette è stato Nicola Gentile, 41enne di Agerola già noto alle forze dell’ordine. Gentile è un allevatore, ritenuto elemento di spicco del clan Afeltra – Di Martino.
Nel suo fondo agricolo, accanto ad un porcile, i carabinieri hanno trovato 1 pistola Desert Eagle cal. 44 magnum con caricatore e 47 cartucce e una mitragliatrice Micro Uzi calibro 9 con matricola abrasa e silenziatore, 3 serbatoi e 15 proiettili. Armi da guerra, avvolte in una busta di cellophane e sotterrate insieme a 37 cartucce cal. 7.62 e 5 cal. 12. Gentile è ora in carcere e dovrà rispondere di detenzione illegale di armi clandestine e munizioni. Sulle armi saranno effettuati accertamenti balistici e dattiloscopici per verificare se siano state utilizzate durante eventi criminosi.
A ridosso di Gragnano barili sotterrati con la droga
Il bilancio della “Green Life” si arricchisce con tanta droga. Ancora tutto sotterrato, raccolto in barili di plastica, in atmosfera protetta per lasciare inalterate le proprietà dello stupefacente. Siamo a ridosso della cittadina di Gragnano, ancora tra i pendii dei Lattari.
Quasi inedita la quantità di cocaina rinvenuta vista la locale vocazione al verde dell’erba. 35 chili e mezzo di polvere bianca finissima compattata in 31 sacchi di cellophane e un valore commerciale che al dettaglio avrebbe fruttato circa 1 milione di euro. E poi 20 chili di marijuana già essiccata e pronta per inondare il mercato dello sballo. Nel conto anche un bilancino di precisione e 2 flaconi di fertilizzante.
Nell’area del Monte Faito, una delle cime più alte dell’anti-appenino stabiese, i militari hanno rinvenuto 50 piante di cannabis di circa 1 metro e 20 centimetri. In località “Chiane”, siamo di nuovo a Gragnano, ancora 50 piante della stessa specie. Sono state tutte distrutte sul posto.