Pompei, ordinanza anti movida, commercianti in rivolta

I commercianti cittadini levano gli scudi contro l'amministrazione. Per loro, dopo due anni di chiusura, non sono accettabili ancora limitazioni. Critiche per la città bloccata nel primo giorno di saldi

“Coi locali chiusi la sicurezza cittadina peggiorerà”. A dichiararlo è Fabio Miele presidente di AICAST Pompei (Associazione Industria Commercio Artigianato Servizio Turismo). “L’ultimo provvedimento restrittivo firmato dal sindaco Lo Sapio – ha proseguito Miele – è illegittima. Noi imprenditori ne chiediamo l’annullamento d’ufficio per motivi di interesse pubblico”.

Fabio Miele
Fabio Miele

Ragioni connesse anche alla crisi economica causata dal virus Covid-19: “Riteniamo l’ordinanza anche temporalmente inopportuna – ha aggiunto – perchè con le aziende ferme, da quasi due anni per via della pandemia, un provvedimento comunale che di fatto prolunga lo stato di crisi dei consumi andrebbe contro anche il Consiglio di Stato”.

Il supremo organismo di giustizia amministrativa, appena citato da Miele, in una decisione analoga (del 2022) ha infatti dato ragione agli imprenditori. La rabbia dei commercianti di Pompei si è in pratica scagliata contro l’ultimo provvedimento urgente firmato il 6 maggio dal sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio. L’ordinanza comunale – così come già accade a Napoli – prevede tra le altre cose la chiusura dei locali alle due di notte e lo stop alla vendita di alcolici a partire dalle 21. Fino al 2 ottobre 2022, inoltre, su tutto il territorio comunale il sindaco ha vietato “affollamenti e assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico”.

“La movida selvaggia e le risse vanno contrastate coi controlli e col presidio fisso delle forze dell’ordine sul territorio, non con ulteriori restrizioni e limitazioni ai danni dei pubblici esercizi. Così si uccide soltanto il commercio” ha risposto a tono il presidente di Aicast.

Le associazioni di categoria, a due mesi dall’entrata in vigore della nuova ordinanza del sindaco, vanno adesso dritte al punto. “Concordiamo sul principio di rieducare la città di Pompei al rispetto delle regole – ha concluso Miele – tuttavia crediamo che esistano metodi diversi per combattere la malamovida. Auspichiamo un incontro col sindaco per contribuire alla stesura di una bozza condivisa”.

Il presidente di Aicast, insomma, ora chiede la disponibilità dell’amministrazione “alla stesura di una bozza regolamentare condivisa” per combattere i giovani violenti.

>>>  Leggi il documento Aicast  <<<

La levata di scudi, ieri, è giunta pure dal presidente di Confcommercio, Gino Longobardi: “Non è  possibile che il 3 luglio, prima domenica del mese, coincidente inoltre con l’ingresso gratis agli Scavi e con il primo giorno dei saldi estivi, l’amministrazione comunale di Pompei abbia concesso il permesso all’organizzazione di una gara ciclistica dedicata ai bambini, così chiudendo le strade cittadine principali per più di 4 ore” (dalle 8:30 alle 12:30 ndr).

“E’ arrivato il momento che le imprese abbiano la giusta considerazione. Chiediamo pertanto all’amministrazione e all’assessore al Commercio un incontro urgente per spiegare alla politica, fino a fondo e finalmente, le nostre esigenze”.

Salvatore Piro 
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