Pompei cancellata dalla Circum: Legambiente e M5S attaccano Eav, Lo Sapio assolve De Gregorio

Il primo cittadino pompeiano: "Il direttore generale ha da sempre dimostrato di essere impegnato sul campo, ed in prima persona, per limitare i disagi agli utenti". Legambiente: "Una situazione drammatica che anno dopo anno si trasforma in una farsa"

Circumvesuviana: disagi-annullamento corse. Questa la notizia che vede da domani cancellata ancora un’altra tratta ferroviaria da parte dell’Ente Autonomo del Volturno. Non una tratta secondaria per vari motivi. In primis perché serve territori già fin troppo maltrattati per quel che riguarda i trasporti pubblici, ma anche perché si tratta della linea che partendo da Napoli raggiunge sì Poggiomarino, ma soprattutto serve la città di Pompei e il Santuario mariano meta di turisti e fedeli da tutto il mondo. E scusate se è poco.

Pompei cancellata dal trasporto Circum: pellegrini diretti al Santuario e i pendolari costretti a scendere alla periferica stazione di Villa dei Misteri ai confini con i comuni di Boscoreale e Torre Annunziata.

La città che negli ultimi anni è stata al centro delle cronache per la realizzazione del “Progetto Eav”, che punta a superare il problema dei passaggi a livello, ma allo stesso tempo cambierà profondamente il volto della città mariana con non poche polemiche e proteste da parte dei comitati civici cittadino, oggi si trova senza collegamento ferroviario. Qualcuno potrebbe suggerire: ma se non ci sono i treni a che servono i sottopassi e lo stesso tanto contestato progetto?

Di certo la cancellazione, al momento, è solo temporanea, come comunicato dall’EAV. I treni non serviranno più la suddetta tratta dal 9 luglio al 31 agosto, causa il “protrarsi delle difficoltà in termini di disponibilità di personale viaggiante sulle linee vesuviane, considerato anche il protrarsi del particolare periodo di emergenza Covid-19”.

Il sindaco Lo Sapio: “Il servizio navette sostitutivo ridurrà i disagi”

Il primo cittadino di Pompei, Carmine Lo Sapio, interpellato sull’anomala situazione, assolve il direttore EAV, De Gregorio: “Ho già sentito il direttore generale Umberto De Gregorio, verso il quale nutro ampia fiducia e credo nelle sue capacità gestionali. Per la ripresa del servizio di trasporto le risoluzioni sono allo studio del direttore generale, il quale non è responsabile delle problematiche, ma legate alla mancanza di personale: ferie, emergenza Covid ed altre questioni per le quali non compete a me entrare nel merito. Il direttore generale ha da sempre dimostrato di essere impegnato sul campo, ed in prima persona, per limitare i disagi agli utenti. La linea in questione, pur non incidendo sui flussi turistici degli Scavi – visto che la tratta interessata non riguarda Pompei-Villa dei Misteri – tuttavia penalizza i pendolari. De Gregorio mi ha, comunque, assicurato che, in attesa del ripristino della linea ferroviaria ha già attivato un servizio navette sostitutivo che riduce i disagi dell’utenza”.

Di fronte al fallimento che sa di farsa De Gregorio si dimetta

Non tutti sono così buoni con De Gregorio, attaccato e invitato a dimettersi dall’on. regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi, nel corso del question time in aula. Ciampi parla di “Circumvesuviana come il peggior servizio di trasporto pubblico d’Italia”.

Ad attaccare i vertici di Circumvesuviana anche Legambiente che con una nota stampa parla di “Situazione drammatica che mese dopo mese si trasforma in una farsa”.

Comunicato al vetriolo quello di Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania: “Un ente che ha nel suo core business aziendale quello di far viaggiare treni e garantire efficienza del servizio a tutela dei pendolari e turisti, paradossalmente i treni, invece, li cancella, li sopprime. Anche le parole sono stanche, una situazione drammatica che anno dopo anno si trasforma in una farsa con sempre gli stessi attori protagonisti dove gli unici spettatori ad essere presi in giro sono i pendolari. E davanti a questo spettacolo si assiste solo a polemiche politiche, al gioco dello scaricabarile, lettura di continue scuse e giustificazioni che cambiano a seconda delle stagioni. Unico assente un servizio pubblico degno di questo nome fondamentale per la mobilità, per il turismo e l’economia della nostra regione. Ma alla politica tutto questo interessa? Ai posteri ardua sentenza”.

Filippo Raiola

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