Tra gli incentivi fiscali riservati alle imprese per effettuare investimenti produttivi, c’è sicuramente la cessione del credito d’imposta. Strumento sempre più utilizzato dallo Statoper incentivare investimenti soprattutto nel settore dell’efficientamento energetico e dello sviluppo d’impresa in senso innovativo.

Le imprese e le Pmi italiane conoscono molto bene questo incentivo fiscale, tanto da diventare negli ultimi anni la pietra miliare per lo sviluppo del Paese, anche in chiave 4.0 o green per la salvaguardia dell’ambiente. Un esempio lampante è il Superbonus 110% che potenzia Ecobonus e Sismabonus, anche nei confronti dei singoli cittadini, nel più ampio novero degli incentivi fiscali a sostegno delle ristrutturazioni edilizie e dell’efficientamento infrastrutturale.

Cos’è l’incentivo fiscale

La cessione del credito d’imposta o incentivo fiscale è un credito certificato che un soggetto (persona fisica o impresa) vanta nei confronti di una Pubblica Amministrazione e che come tale, non sempre ma in molti casi, può essere anche ceduto a terzi a fronte di un’offerta commerciale che comporta l’erogazione di liquidità immediata.

Come detto, sono agevolazioni erogate dallo Stato, e proprio dallo Stato sono stati emanati dei decreti economici di contrasto alla crisi Covid dell’ultimo anno (a partire dal DL Rilancio per finire con il Decreto Sostegni), e il Piano Transizione 4.0, tutti imperniati sullo strumento del credito d’imposta come incentivo alle imprese che vogliono crescere (per investimenti in beni strumentali o 4.0, in pubblicità, in ricerca e sviluppo, per quotarsi in Borsa, per nuove attività nel Mezzogiorno, ecc.) anche in specifici settori, per il rafforzamento patrimoniale o per la riorganizzazione aziendale. Tra gli incentivi più usati troviamo sicuramente:

  • Bonus ristrutturazioni
  • Ecobonus
  • Superbonus
  • Sismabonus
  • Bonus facciate

Inoltre, ci sono anche altre piccole agevolazioni, erogate ai singoli per sostenere i piccoli investimenti.

Come richiedere la cessione del credito d’imposta

La cessione del credito di imposta offre la possibilità di trasmettere il diritto ad ottenere la detrazione fiscale a imprese, banche o assicurazioni, in cambio di uno sconto immediato sulle fatture d’acquisto o di una somma di denaro immediatamente disponibile. Nel caso in cui l’operazione di cessione avviene mediante un accordo tra creditore cedente e terzo cessionario e si tratta di un contratto ad effetti reali cui è del tutto estraneo il debitore ceduto. Di qui emerge la natura bilaterale, e non già trilaterale del contratto.

Il rapporto di cessione può avvenire sia tramite enti pubblici o soggetti istituzionali (ad es. posta) sia con enti privati (banche). L’operazione di cessione avviene nella maggior parte dei casi dunque tra l’imprenditore edile (che acquisisce il credito a seguito dello sconto in fattura) e l’istituto di credito. Che può deliberare un plafond (importo massimo) da cedere anche su più anni riservato a quello specifico nominativo.

Tale operazione può essere veicolata da un mediatore creditizio al quale l’azienda si affida. Sia per comprendere quale tipologia di cessione è più adatta al tipo di prestazione fornita, sia per incrementare le chance di esito positivo della richiesta, sia per contenere o comunque regolare i costi connessi alla cessione.

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