“La notizia della cancellazione delle corse della linea ferroviaria Napoli-Poggiomarino e la conseguente esclusione della tratta di Pompei non ci ha stupiti”. Questo è quanto dichiarano in una nota i responsabili dei movimenti politici Pompei nel Futuro, i Pompeiani, Rinascimento e Smart Pompei.
“La nostra città è resa sempre di più ostaggio delle scelte scellerate dei responsabili politici regionali, che ogni giorno mortificano il nostro territorio e lo limitano nel suo grande potenziale turistico e commerciale.
A tutto questo va aggiunta l’inconsistenza politico-amministrativa e l’incapacità, ormai riprovata e confermata, dell’amministrazione comunale targata Lo Sapio, di difendere gli interessi economici e al contempo tutelare i servizi essenziali per la nostra Pompei.
L’EAV è invece intenta unicamente a realizzare i propri faraonici progetti milionari, i quali, visto l’attuale stato di salute dell’azienda di trasporti, riuscirebbero unicamente a deturpare il paesaggio, con una politica ben lontana dalle esigenze reali della città, oltre che in spregio delle proprie concrete capacità di realizzare opere smart ed ecosostenibili.
Per mesi questa giunta comunale è stata impegnata ogni giorno a smentire se stessa con un continuo walzer di “sottopassi si” “sottopassi no”, mortificando di continuo l’intelligenza dei pompeiani.
Ora l’inverosimile: dove sono finiti quei politici (come Lo Sapio e Casillo) che hanno tanto promosso la realizzazione del progetto EAV, costringendo i nostri concittadini a subire importanti espropri, millantando innovazione ed efficienza?
Perché realizzare stazioni imponenti e numerosi sottopassi in più punti della città, quando poi evidentemente non ci sono nè treni nè personale? È così che si vuole innovare? Sperperando denaro pubblico quando poi, proprio all’apice della stagione turistica, le corse vengono sospese?
E così, nel silenzio assordante della politica locale e regionale, EAV lascia a piedi turisti e pendolari.
La nostra città sarà costretta a vivere un’altra stagione turistica precaria ed incerta, come quelle che ormai siamo abituati a vedere da qualche anno a questa parte.