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“Voleva solo stare tranquilla e vivere la sua vita”. Ora la ferita all’anima sarà la più difficile da guarire

Per Maria, la mamma della ragazzina aggredita le cose non starebbero proprio come hanno raccontato il giovane e il suo avvocato: “Mia figlia voleva solo stare tranquilla e vivere la sua vita”.

Secondo il racconto dei genitori della giovanissima ragazza le cose sarebbero andate in modo del tutto diverso. La ragazza sarebbe stata in compagnia di un’amica nei pressi di piazza Montesanto. Era in scooter ed è stata avvicinata e bloccata da un altro scooter a bordo del quale c’era l’ex fidanzato e un suo amico. I due avrebbero impedito alle ragazze di spostarsi. A quel punto il 17enne avrebbe agito, colpendo al volto la dodicenne sulla guancia ma, in un primo momento, la ragazza non si sarebbe nemmeno resa conto di essere stata accoltellata. Il primo pensiero è stato quello di uno schiaffo ma poi alla vista del sangue che le scorreva addosso avrebbe realizzato riuscendo a sfuggire all’aggressore che avrebbe cercato di colpirla ancora.

La giovane avrebbe avuto la capacità di gridare aiuto e correre dal padre che in queste sere di inizio estate è solito trattenersi in piazza Montesanto dove c’è una pizzeria di alcuni parenti. Un punto di osservazione propizio per “dare un occhio a nostra figlia che si incontra con le amichette” ha sottolineato mamma Maria. Una volta raggiunto il padre, proprio lui l’ha portata all’ospedale Vecchio Pellegrini.

Sfregiata a dodici anni. Il 17enne: “Non volevo ucciderla è stato un raptus”

Ora la dodicenne è a casa, si sta riprendendo sia fisicamente che mentalmente. Come riferisce la madre in un intervista a Il Mattino: “Lei è una ragazzina solare, educata, rispettosa e che non ha mai fatto discussioni o litigi con nessuno, tanto meno ha mai provocato il suo ex fidanzato ma questo, in ogni caso, non cambierebbe nulla. Io e tutta la nostra famiglia siamo ancora molto scossi. Mia figlia col nostro aiuto continuerà a coltivare i suoi sogni, compreso quello di fare l’estetista ma una cosa è certa: lui si è rovinato la vita, per sempre. Abbiamo superato la paura più grande, quella della morte, quindi da un lato mi sento sollevata così come tutta la mia famiglia, ma i medici hanno parlato di un danno permanente”.

Oltre al danno estetico, la ferita essendo molto profonda avrebbe interessato anche una ghiandola collegata alla salivazione cosa che renderà difficile la cicatrizzazione. Ma c’è anche un danno psicologico che nessuna chirurgia estetica potrà mai guarire.

L’aspetto emotivo sarà comunque segnato a vita. Questo il giudizio di medici ed esperti. Nessun intervento possibile potrà mai cambiare il danno psicologico subito. “È come se – ha dichiarato sempre al quotidiano partenopeo  il chirurgo plastico Erik Geiger – l’aggressore avesse avuto come obiettivo quello di marchiare la vittima a vita. “È stata sfregiata” riportano oggi i quotidiani. Ed è proprio l’etimologia della parola stessa a dirci che il volto della bambina è cambiato e non sarà mai più lo stesso. Una cicatrice così non sarà mai solo legata alla pelle o al volto, una cicatrice di questo tipo colpisce dritto all’anima”.

In ogni caso, prima di pensare all’eventuale intervento chirurgico, i medici per il momento si stanno occupando della situazione in emergenza. Nei prossimi mesi sarà più chiaro il quadro della situazione, sapendo bene come agire per far sì che nel tempo la lesione sia meno evidente possibile.

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