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Droga, armi ed estorsioni: blitz anticamorra a Pianura, 29 arresti. C’è anche il fratello del ragazzo ucciso 10 giorni fa

Blitz anticamorra nel quartiere napoletano di “Pianura”. Sono 29, per il momento, gli arresti nel corso dell’operazione messa a segno dalla Squadra Mobile contro i presunti esponenti delle cosche che si contendono il territorio. La polizia di stato è impegnata in queste ore in una vasta operazione ancora non del tutto conclusa.

Due ordinanze cautelari a carico di decine di persone, al termine delle indagini della Dda di Napoli, che hanno fatto leva sul lavoro degli uomini della Mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) partenopea.

Tra gli arrestati anche Antonio Covelli, fratello di Andrea (nella foto), ucciso dieci giorni fa a Pianura.

Tutti i soggetti coinvolti sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco, associazione finalizzata al traffico ed alla distribuzione di sostanze stupefacenti, reati tutti aggravati dal metodo mafioso.

I provvedimenti sintetizzano gli esiti delle indagini avviate a seguito dei ferimenti di Antonio Carillo e Lorenzo Rossetti, avvenuti il 5 e 6 dicembre 2020, momento dal quale inizia a registrarsi un contrasto tra soggetti stabilmente associati tra di loro. Le azioni delittuose sono scaturite da un’accesa conflittualità tra due gruppi criminali contrapposti che si contendono il predominio sugli affari illeciti di Pianura.

All’esito delle massicce investigazioni, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, sono stati acquisiti a carico degli indagati – a vario titolo – gravissimi indizi di colpevolezza relativi alla gestione del traffico in forma organizzata di sostanze stupefacenti, alle estorsioni alle piazze di spaccio di droga, alla commissione di fatti di sangue, ad attentati nei confronti di attività imprenditoriali, alla detenzione di armi da sparo anche del tipo da guerra, alla detenzione di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Il quadro probatorio consegnato dalle indagini ha consentito di registrare la
nascita e l’ascesa del nuovo gruppo criminale che tra i personaggi maggiormente
autorevoli annovera Antonio Calone, Carlo Esposito e Emanuele Marsicano, contrapposto ad altra compagine criminale nella quale spicca la personalità di Antonio Carillo.

Tra i reati contestati, anche una “stesa” commessa in danno dell’auto lavaggio
Pit Stop” di via Padula ed il tentato omicidio di Francesco Divano.

I proventi delle illecite attività venivano poi accantonati per il successivo eventuale reinvestimento nell’acquisto di orologi di valore.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

“Un forte plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura che questa mattina hanno liberato il nostro territorio da numerose metastasi che, speriamo, restino in carcere a lungo”. Lo ha detto Luigi Cuomo, portavoce dell’associazione antiracket di Pianura dedicata alla memoria di Gigi e Paolo, due ragazzi vittime innocenti della camorra.

 

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