In data 14 luglio 2022 personale della Polizia Municipale di Torre del Greco, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, ha proceduto al sequestro di alcuni locali relativi al ristorante Yachting Club sito in via Principal Marina n. 10 di Torre del Greco, in particolare del piano seminterrato, dove, tra l’altro, c’è la cucina del ristorante.

I reati per i quali si procede sono quelli di cui agli artt. 44 DPR 380/2001 (costruzione abusiva in zona vincolata), 181 DLgs 42/2004 (reato paesaggistico) e 1161 Codice della navigazione (innovazioni non consentite sul demanio marittimo), per avere realizzato, entro la fascia di rispetto demaniale marittima, in assenza di titoli abilitativi, la fusione di alcuni vani, uno dei quali totalmente abusivo (cucina) nonché una nuova volumetria mediante la copertura del vano scale del predetto immobile. Nello specifico, la complessa attività di indagine, effettuata anche con l’ausilio di una consulenza tecnica, ha consentito, da un lato, di ricostruire le varie vicende che hanno interessato il predetto esercizio commerciale sotto il profilo urbanistico e, dall’altro, di accertare come sostanzialmente il ristorante svolgesse la propria attività di preparazione degli alimenti all’interno di locali realizzati in assenza di qualsivoglia titolo edilizio.

A seguito dell’acquisizione documentale presso il Comune di Torre del Greco è emerso come il ristorante fosse già stato oggetto di un precedente sequestro e di un’ordinanza comunale di demolizione e rimessione in pristino dello stato dei luoghi nel 2018, proprio perché già all’epoca era stato accertato che la cucina dell’esercizio commerciale era stata realizzata in un locale deputato a vano tecnico, con conseguente cambio di destinazione urbanistica in assenza della relativa autorizzazione. Tale accertamento era sfociato in un processo penale attualmente in fase dibattimentale.

Successivamente venivano effettuati ulteriori accertamenti a seguito dei quali si aveva modo di verificare non solo che il vano abusivo era ancora destinato a cucina, ma altresì che lo stesso era stato oggetto di fusione con un altro vano, deputato a spogliatoio dei dipendenti e garage, presente nel piano seminterrato del ristorante, mediante demolizione parziale di un muro portante in conglomerato cementizio.

Si è accertato, inoltre, che per tale intervento strutturale la proprietà non aveva né ottenuto né richiesto alcun titolo edilizio, né era stati elaborati i prescritti calcoli statici da sottoporre al controllo del Genio Civile di Napoli, con conseguente pericolo per la stabilità dell’edificio.

In virtù di tali accertamenti, il Gip del Tribunale di Torre Annunziata, sempre su richiesta della Procura oplontina, ha adottato un decreto di sequestro preventivo del piano seminterrato del ristorante e, in particolare, dei due locali oggetto di fusione, al fine di evitare l’aggravamento delle conseguenze del reato, essendosi accertato che il ristorante ha proseguito abusivamente la propria attività sebbene il Comune avesse rigettato, nell’aprile 2022, la richiesta di sanatoria del locale adibito a cucina e conseguentemente annullato, nel maggio 2022, la SCIA di somministrazione per alimenti.

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