Un duplice omicidio che ha visto tra i bersagli un operaio, Antimo Imperatore, una delle due vittime del duplice omicidio di Ponticelli, non apparteneva a nessun clan camorristico.

Tutto il quartiere si è stretto alla famiglia Imperatore, tanti raccontano di un uomo mite e generoso. Era noto nella zona perché faceva piccoli lavoretti a domicilio. Si trovava in quell’appartamento, è stato ucciso sull’uscio, proprio perchè stava montando una zanzariera, come confermato dalla moglie Nunzia che ha detto: “Lo chiamavano il Robin Hood del quartiere perchè faceva del bene. Era una brava persona. Nel quartiere lo conoscono sanno che persona era e chi siamo. Con la camorra non abbiamo nulla a che vedere”.

Imperatore lascia la moglie e due figli trentenni oltre a due nipoti “per i quali andava pazzo” uno di otto e l’altro di due anni.

Duplice omicidio nel Rione Fiat a Ponticelli: è guerra tra i De Luca Bossa e i De Micco

Il vero obiettivo del raid nell’appartamento del Rione Fiat di Ponticelli, era Carlo Esposito, 29 anni, vicino al clan De Micco.

Ancora un fatto di sangue nella martoriata zona Est della città, al quale le indagini della Procura e dei Carabinieri stanno provando a dare un senso, la ricostruzione dell’accaduto e soprattutto di chi sia la responsabilità anche dell’uccisione di un innocente.

 

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