Il Gazzettino vesuviano | IGV

Castellammare, lotta all’abusivismo edilizio: task-force in azione, nel mirino anche i ristoranti

Castellammare Polizia Municipale

Non si ferma la lotta all’abusivismo edilizio a Castellammare di Stabia. I commissari prefettizi confermano la mano dura contro i reati ambientali. Dopo la demolizione di una veranda al rione Acqua della Madonna, hanno disposto la chiusura di un ristorante situato sul lungomare. L’ordinanza è stata firmata dal dirigente dell’ufficio tecnico, Giovanni Miranda. In particolare, i tecnici comunali e gli agenti di polizia locale avrebbero accertato diversi abusi perpetrati all’interno del locale. A peggiorare la situazione, un’ordinanza di ripristino dei luoghi del 2014, a cui però non era seguito nulla. Ritirata anche l’autorizzazione per vendere cibi e bevande, come conseguenza dei reati riscontrati.

Castellammare, lotta all’abusivismo edilizio

I proprietari ovviamente possono adesso ricorrere al Tar, per far valere le proprie ragioni. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni. E’ una vera e propria task-force quella allestita a Castellammare, su input del Comune, per accertare e punire gli abusi edilizi. Pochi giorni fa, all’Acqua della Madonna, è stata eseguita una demolizione ordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ai danni di una veranda abusiva trasformata in una vera e propria cucina. Un abuso che era sorto a pochi passi dagli chalet e dalle sorgenti, molto frequentate da residenti e turisti, nel cuore della movida cittadina.

Task-force in azione, nel mirino anche i ristoranti

Nella relazione del Comune, si segnalava la presenza di “un manufatto di dimensioni metri 3,50 x 2,70 ed altezza di 3 metri, costituito da muretti in blocchi di lapilcemento di altezza 1,20 metri, sovrastante veranda in alluminio anodizzato di altezza 1,60 metri e copertura in lamiere grecate del tipo coibentato sorrette da una struttura in ferro”. A marzo 2010 fu inviata una diffida al proprietario per la rimozione dell’opera abusiva e il ripristino dello stato dei luoghi, da eseguirsi entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento. Sono passati oltre 12 anni. Fino a quando lo scorso settembre la polizia municipale fa un altro sopralluogo, riscontrando che il manufatto non solo non era stato rimosso, ma era stato oggetto di ulteriori interventi, ovvero di sostituzione degli infissi, del pannello di copertura e della pavimentazione. Mercoledì è stata demolita.

Exit mobile version