Giallo a Pompei: il cadavere di un 52enne ucraino ritrovato a Messigno. Ipotesi strangolamento

Le cause della morte restano ignote, non si esclude alcuna ipotesi. Da quella dell'efferato omicidio per futili motivi, alla morte naturale causata dal troppo caldo. Sul collo della vittima, sarebbero evidenti segni compatibili con lo strangolamento

Inchiesta aperta per fare luce sulla morte sospetta di un cittadino ucraino di 52 anni, scoperto cadavere, intorno alle ore 17:30, in un fondo agricolo della periferia cittadina a pochi chilometri di distanza dal centro del rione Messigno.

Il corpo esanime è stato rinvenuto dagli agenti del commissariato di polizia di Pompei che, diretti dal vicequestore Antonella Palumbo, non escludono al momento alcuna pista.

Le cause della morte restano ignote, non si esclude alcuna ipotesi. Anche quella dell’efferato omicidio per futili motivi, causata da strangolamento – ipotesi ancora al vaglio degli investigatori – alla stessa stregua della morte naturale, forse causata dal troppo caldo.

La procura di Torre Annunziata, nel frattempo, indaga. Il pubblico ministero di turno, ha disposto comunque l’autopsia sul corpo dell’ucraino residente alla periferia di Pompei. La polizia scientifica ha svolto i necessari rilievi sul posto prima di disporre il trasferimento della salma presso l’obitorio dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

Sarà solo l’autopsia, disposta sul corpo dal pm titolare delle indagini, ad accertare con sicurezza le cause del decesso e cercare di capire il vero motivo che abbia determinato la morte dell’extracomunitario. L’esame autoptico è stato fissato al massimo entro la giornata di venerdì.

Sono molti gli aspetti non chiari di questa vicenda per la quale, al momento, non risultano indagati: il fascicolo d’inchiesta è infatti aperto a carico di ignoti. Tutto è avvenuto nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 17:30, quando il 52enne ucraino è stato ritrovato cadavere all’interno di un fondo agricolo a Messigno.

Sul corpo, secondo i primi rilievi eseguiti dalla polizia scientifica, non risulterebbero evidenti segni di violenza. Tuttavia, non si esclude l’ipotesi di un omicidio a seguito di strangolamento. Nonostante, al momento, indizi e “tracce” del presunto delitto restino poco visibili sul collo della vittima. I poliziotti di Pompei hanno già da subito avviato gli accertamenti e le indagini, sentendo amici e conoscenti della vittima. Altro verrà dagli esami legati all’esito dell’autopsia disposta dal pubblico ministero della Procura di Torre Annunziata.

Salvatore Piro
Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano