Con gli spagnoli del Maiorca finisce in parità (1-1) ma ovviamente quello che conta di più per l’allenatore non è il risultato bensì il comportamento della squadra nel suo assieme e di alcuni singoli la cui prova era particolarmente attesa.
“Com’è andata? – ha sintetizzato Spalletti – Per un po’ bene, per un altro po’ meno bene. Per un’ora però abbiamo fatto bene. Abbiamo avuto delle difficoltà nel gestire la palla, viaggiava lentamente e loro erano piazzati. Poi quando si gioca con due moduli diversi se non sei aggressivo sei nella via di mezzo e non recuperi mai palla”.
In attesa che si definiscano i colpi di mercato che Giuntoli starebbe preparando, si punta in particolare agli arrivi del portiere Kepa dal Chelsea, di Raspadori dal Sassuolo e di Simeone dal Verona, Luciano Spalletti si deve accontentare delle buone indicazioni che arrivano dalla seconda amichevole che la sua squadra ha disputato a Castel di Sangro, dove gli azzurri sono in ritiro.
E’ il caso del coreano Kim, al debutto assoluto in Italia, ingaggiato per sostituire Koulibaly, e che è stato autore di una buona prestazione nel corso del primo tempo, venendo poi sostituito nell’intervallo anche a causa di una condizione atletica ancora approssimativa.
Discrete per il Napoli anche le prove di Kvaratskhelia e di Osimhen in attacco. Qualche ombra, ancora una volta, sulla prestazione di Meret, indeciso in occasione del gol del Maiorca, favorito da una respinta approssimativa del portiere.
“Kim ha fatto molto bene – ha aggiunto Spalletti – ha fatto vedere fisicità e bravura con i piedi, è un calciatore reattivo, muscolare e tecnico. Kvaratskhelia ha fatto bene come nelle altre partite, lui ha la capacità di saltare l’uomo. Purtroppo non è stato fortunato in alcune situazioni, ma ha fatto bene, sicuramente”.
Le indicazioni per l’allenatore del Napoli riguardano più il primo tempo, quando è scesa in campo la squadra titolare, rispetto alla ripresa quando Spalletti ha fatto giocare gli altri elementi della sua rosa.
“Nella seconda parte dovevamo fare meglio. È stata una partita fisica, chi viene a giocare qui crea queste difficoltà del fallo o dei litigi in campo, meglio quando ci sono le gare vere perché si passa molto tempo su falli che non ci sono e non c’è ritmo”, così ha analizzato la gara il tecnico toscano.
Mercoledì prossimo, sempre a Castel di Sangro, nuova amichevole con gli spagnoli del Girona per testare ancora lo stato di salute della squadra a pochi giorni ormai dall’inizio del campionato.