Il 12 aprile scorso, i militari della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata e i finanzieri del Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di Napoli, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, avevano arrestato, all’interno del locale, due soggetti, uno dei quali trovato in possesso di 6,6 kg circa di cocaina, una pistola cal.9×21, con matricola punzonata e completa di caricatore con 10 cartucce, e altre 61 cartucce, di cui 38 a salve.
In quella operazione ad essere arrestato, all’interno del locale il proprietario Alfonso Contieri, ancora in carcere e Antonio Garofalo, successivamente scarcerato. Proprio l’ex consigliere comunale era stato trovato in possesso della cospicua quantità di droga e della pistola illegale.
Le forze dell’ordine, inoltre, hanno accertato che Contieri aveva utilizzato il ristorante come base logistica delle sue attività criminose.
Oggi il Questore di Napoli, su proposta della Legione Carabinieri Campania – Compagnia di Torre Annunziata – Nucleo Operativo e Radiomobile – Sezione Operativa, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività del ristorante di via Vittorio Veneto a Torre Annunziata. Il provvedimento è finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.
Dopo l’arresto del titolare, la famiglia aveva continuato a lavorare nel ristorante, oggi con un post pubblicato sulla pagina Facebook del ristorante ha deciso di gettare la spugna, sottolineando che gli errori del padre non possono ricadere sui figli:
“Ci ritroviamo oggi a scrivere questo post con l’amaro in bocca e con la tristezza nel cuore per comunicarvi che dopo tanti anni il ristorante “L’incrocio” sospenderà la sua attività.
Tale chiusura non è stata decisione nostra o frutto di un fallimento bensì decisione derivante dal processo che vede coinvolto nostro padre. Come ben tutti sapete da mesi la nostra famiglia è stata travolta da un vortice che ha scosso tutta la comunità torrese e noi familiari in primis ed in questo vortice purtroppo è finito anche il nostro ristorante. Il NOSTRO ristorante appunto poiché il locale era gestito da nostro padre ma non è lui l’effettivo titolare dello stesso.
Ci teniamo a precisare che gli errori commessi da nostro padre sono e verranno giudicati da un giudice nella misura in cui egli ritenga più opportuno ma tali errori non è giusto che ricadano su noi figli e sulla nostra famiglia totalmente estranea ad ogni tipo ti vicenda.
Questa attività permetteva a noi figli e alle famiglie dei nostri dipendenti di portare il pane a casa e di preservare la dignità che ognuno di noi ha il diritto di avere. Abbiamo fatto di tutto affinché l’incrocio restasse aperto per continuare a lavorare come da sempre abbiamo fatto e come facciamo da generazioni però purtroppo spesso la legge punisce anche chi di colpe non ne ha, in questo caso è toccato a noi. Ad oggi un’intera famiglia e tutti i dipendenti dell’incrocio saranno disoccupati. Con grande rammarico chiuderemo le porte del nostro locale che per tanti anni ha permesso ad intere famiglie di trascorrere pranzi e cene spensierati, che ha ospitato eventi e feste e cosa non meno importante, che ha dato l’opportunità a tanti giovani di lavorare onestamente. Il rammarico è tanto e la rabbia pure perché siamo stati puniti per colpe che noi non abbiamo. Da domani ognuno di noi dovrà ricominciare da zero ma di una cosa siamo sicuri, lo faremo a testa alta perché noi siamo estranei ad ogni tipo di vicenda, abbiamo sempre lavorato anche quando la delusione ed il dolore sovrastavano la volontà di andare avanti. Abbiamo aperto quelle porte anche quando la gente passando mormorava e ci guardava male. Siamo stati più forti noi però purtroppo non è bastato.
Detto questo ci teniamo a ringraziare tutti i nostri amati clienti poiché grazie a voi tutto ciò è stato possibile, siete stati i nostri amici di avventure e la nostra fonte di soddisfazione alla fine di ogni giornata di lavoro. grazie grazie grazie
Ringraziamo ogni membro del nostro staff senza il quale l’incrocio non sarebbe stato ad oggi quello che è. Siamo stati, siamo e saremo per sempre una grande famiglia e speriamo con tutto il cuore di vedervi presto e di rendere ancora una volta le vostre giornate indimenticabili ricordando con un sorriso l’incubo che stiamo vivendo.