Napoli Futsal, casi Coelho e Hozjan. Perugino scrive alla Divisione Calcio a 5

I due giocatori sono ancora sotto contratto, ma in procinto di indossare altre maglie: portoghesi e spagnole

Napoli Futsal, casi Coelho e Hozjan. Perugino scrive alla Divisione Calcio a 5

Napoli Futsal, casi Coelho e Hozjan. Perugino scrive alla Divisione Calcio a 5. I partenopei scendono in campo a tutela dei loro tesserati.

Il presidente Perugino ha scritto una lettera alla Divisione Calcio a 5 sui casi Bruno Coelho e Nejc Hozjan.

I due giocatori sono ancora sotto contratto, ma in procinto di indossare altre maglie: portoghesi e spagnole.

Ricordiamo che la Divisione Calcio a 5 è uno degli organi della Federazione Italiana Gioco Calcio, in questo caso gestisce l’attività del calcio a 5 all’interno della nostra Nazione.

La lettera del presidente Perugino

Caro Presidente,

nel “lavoro” che, quotidianamente, svolgiamo all’interno delle nostre Società, ci capita sovente di doverci confrontare con situazioni e personaggi alquanto particolari. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda alcuni nostri tesserati, per essere più precisi, gli atleti Nejc Hozjan e Bruno Alexandre Dias Coelho, che pur essendo regolarmente tesserati per la mia società ed avendo accordi economici depositati dalla scorsa stagione, non stanno dimostrando oggettivamente la volontà di rispettarli.

CASO HOZJAN

Nejc Hozjan, avendo accordo depositato fino al 30 giugno 2025, ha fatto pervenire,  in data 6.7.2022, richiesta di CTI dalla Federazione Spagnola, per conto del club “Noia F.S”, alla quale, in virtù del citato accordo, abbiamo chiesto alla Figc di rispondere negativamente.

Successivamente, il 14 luglio, abbiamo inviato regolare diffida all’atleta in cui lo invitavamo a non sottoscrivere nuovo tesseramento con altre società. In data 4 agosto, avuto certezza che lo stesso si stava allenando con la società “Noia Club F.S”, abbiamo provveduto ad inoltrare una formale diffida alla società spagnola. Tale atto è stato, inoltre, inviato, per opportuna conoscenza, anche l’Ufficio Tesseramento della Figc.

In riscontro, in data 8 agosto, ci è pervenuta una comunicazione, da parte del club spagnolo, nella quale si comunicava l’autorizzazione ricevuta dalla Federazione Spagnola per il tesseramento dell’atleta anche in presenza di tesseramento ed accordo economico in atto con Società di altra Federazione.

CASO COELHO

Per l’atleta Bruno Alexandre Dias Coelho, che ha sottoscritto un accordo economico fino al 30 giugno 2023, regolarmente depositato, e che, allo stato, non ha fatto pervenire nessuna richiesta di transfert, abbiamo avuto contezza della partecipazione costante agli allenamenti del club “S.L Benfica” dal 1 agosto.

Inutile ribadire che anche nei riguardi del Coelho è stata utilizzato lo stesso iter avuto con l’altro atleta, inviando una diffida personale il 14 luglio e successivamente una diffida al club portoghese. Anche di tale procedura è stato doverosamente informato l’Ufficio Tesseramenti della Figc.

ACCORDI ECONOMICI

Naturalmente la nostra ferma opposizione alla concessione del transfert è legata agli accordi economici depositati che prevedono, all’Art. 5,:

“Laddove l’atleta, in contrasto con i termini di tesseramento con la Società, richieda e ottenga il tesseramento come calciatore, professionista o non professionista, con un club di una federazione estera, sarà tenuto – anche ai sensi di quanto previsto dall’articolo 17 del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento dei calciatori – al pagamento in favore della società di una penale pari al doppio o triplo degli importi complessivamente pattuiti in favore dell’atleta con il presente accordo (a prescindere che gli stessi siano, o meno, maturati e /o corrisposti). Con salvezza del maggior danno e delle sanzioni sportive applicabili”.

Questa lunga premessa era indispensabile per inquadrare con chiarezza la situazione che ci vede in questo momento quasi “impotenti” di fronte a Federazione estere che, o per superficialità o per scarsa conoscenza della regolamentazione attuale o, più semplicemente, per un malcelato campanilismo, sembrano avallare le scelte delle loro società.

E’ una battaglia che ci potrebbe portare dinanzi alla Fifa, per esigere il rispetto di questi accordi, liberamente sottoscritti, e delle normative che tali accordi sottendono. Siamo certi che sia la Divisione che la stessa Federazione sapranno adeguatamente surrogarci e supportarci, intraprendendo e mettendo in atto tutte le iniziative atte alla risoluzione della problematica esposta e che, di fatto, finiranno per produrre giurisprudenza e casistica. Solo in tale maniera tutte le Società virtuose dei nostri campionati potranno, non solo, vedere rispettati gli accordi depositati, per tutti i tesserati, ma, anche e soprattutto, avere una normativa precisa di riferimento, a difesa dei propri interessi e del duro lavoro che quotidianamente viene svolto.

Il presidente Serafino Perugino

 

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