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A ottobre torna a Paestum la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Giunto alla XXIV edizione, l’happening richiama, tra i templi greci, meglio conservati al mondo, di Athena, Poseidone e l’Anfiteatro di Paestum i maggiori esperti di studi archeologici e promoter del turismo culturale del mondo antico.

Il format, sotto l’egida dell’Unesco, dell’Unwto ,Organizzazione Mondiale del Turismo; Ministero della Cultura e Turismo Italiano e dell’ENIT, prevede la partecipazione di 150 espositori provenienti da 15 Paesi; 550 tra moderatori e relatori in incontri e conferenze interculturale. Trentuno buyer con stand; 140 operatori dell’offerta turistica tra europei e nazionali. Venti giornalisti accreditati e la partecipazione di scuole e università.

Paestum, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dal 1998, nel Parco del Cilento in provincia di Salerno è la città della Magna Grecia, chiamata dai Greci Poseidonia in onore di Poseidone. Conquistata dai lucani venne chiamata Paiston e sotto i romani, il nome attuale di Paestum.

Gli scavi iniziati nel 1907, hanno riportato alla luce preziosi reperti conservati nelle sale del Museo. Vi sono le statue di Zeus, le 33 metope provenienti dal santuario di Hera Argiva e gli straordinari affreschi della tomba del Tuffatore contenente cinque lastre calcaree, unico esempio di pittura di età greca a simboleggiare il passaggio del giovane nell’atto del lancio dalla vita all’aldilà.

Il Salone, della BMTA, nato nel 1998, unico del suo genere nel mondo, per iniziativa della Società Leader di Ugo Picarelli con lo scopo di promuovere destinazioni turistico-archeologiche, facilitare il marketing e contribuire alla destagionalizzazione dei luoghi. I Paesi che hanno partecipato negli scorsi anni sono: Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, Venezuela, Azerbaigian, India.

Dopo aver girovagato nelle varie sale congressi degli alberghi, distanti dal Parco Archeologico, l’edizione 2022 della “Borsa” si svolgerà nella nuova location di Borgo Cafasso, nell’ex Tabacchificio, stabilimento ritenuto sito di archeologia industriale, risalente agli inizi dello scorso secolo.

Sui quattromila mq dei saloni espositivi, le varie sezioni dell’ ArcheoVirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali interattive e virtuali; il Workshop tra domanda e offerta; l’ArcheoExperience, Laboratori di archeologia sperimentale; Archeoincoming spazio espositivo e workshop; ArcheoIncontri; ArcheoLavoro; ArcheoStartup; Incontri con i Protagonisti. Cinque premi saranno assegnati alle scoperte archeologiche del 2021.

Durante i quattro giorni di lavori, visite guidate per giornalisti e ospiti alla vicina, Elea, attuale Velia, posta su un promontorio a picco sul mare che offriva riparo alle navi, legata a un’economia mercantile.

Mario Carillo

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