Voti ottenuti attraverso il suo Caf ed accordi con esponenti del centrodestra: queste le accuse contenute in un dossier che hanno portato all’esclusione della parlamentare uscente Teresa Manzo dalle candidature del Movimento 5 Stelle. Una esclusione a sorpresa, anche perché la deputata di Castellammare di Stabia aveva ottenuto moltissimi voti nel corso delle Parlamentarie indette dal M5s.
Elezioni Politiche in Campania, dossier contro la deputata Teresa Manzo: esclusa dal Movimento 5 Stelle
Teresa Manzo è stata esclusa a causa di un esposto inviato da un attivista ai vertici del Movimento 5 Stelle. Stando a quanto contenuto nel corposo fascicolo, la deputata avrebbe votato anche per conto di alcuni iscritti tramite il suo Caf. In allegato anche un audio. Sulla decisione dei grillini hanno pesato anche segnalazioni su presunti accordi con esponenti del centrodestra per le ultime elezioni che si sono svolte nel Comune di Lettere.
Manzo la più votata: 708 preferenze
La stessa Manzo poche ore prima dello scoppio del caso in una nota stampa aveva dichiarato: “Le 708 preferenze che gli iscritti del Movimento 5 Stelle mi hanno assegnato alle parlamentarie mi riempiono di orgoglio e di responsabilità. Arrivare prima in occasione della consultazione più partecipata di sempre è un bellissimo riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni in collaborazione costante con associazioni, attivisti, consiglieri e amministratori di tutta la provincia. Ora sono pronta a portare avanti tutte le battaglie in cui ci riconosciamo”. Così non sarà.
“Decisione unilaterale e nessun contraddittorio”
“Prendo atto di una decisione unilaterale di cui nessuno, a quanto pare, vuole assumersi la responsabilità. – ha dichiarato la deputata dopo l’esclusione dalle liste – Mi è stato impedito finanche un confronto serio sulle accuse che mi sono state mosse a poche ore dalla consegna delle liste. Nessun contraddittorio, nessuna possibile spiegazione da parte mia. Se mi chiedete con quale accusa sono stata estromessa, io fatico ancora a crederci: mi contestano presunte irregolarità in occasione delle parlamentarie.
Fatto sta che in un Paese civile, in un movimento democratico, le accuse, soprattutto di una certa gravità, devono essere provate per avere peso. Ne prendo atto, come detto. Ma nessuno può cancellare i miei 10 anni di attivismo e i 4 da parlamentare con i 5 Stelle. Una esperienza fantastica, di cui non rinnego niente, che mi ha dato tantissime soddisfazioni. Un’esperienza che ho voluto al fianco soprattutto dei meno tutelati. Un’esperienza all’insegna dei valori e delle politiche del Movimento 5 Stelle. Per questo, sono già in attesa di conoscere il parere dei miei legali per salvaguardare la mia persona, fortemente penalizzata anche per la professione che svolgo”.