Sorride ancora il Napoli, sorride a trentadue denti, sorride perché i numeri parlano chiaro: ancora presto per dare un’occhiata alla classifica, ma le statistiche raccontano di un Napoli più prolifico che mai, con ben 9 gol in sole 2 partite. A confermare i numeri di questo Napoli è il campo, il gioco espresso dall’undici di Luciano Spalletti, che anche ieri in campo contro il Monza ha offerto una prestazione di massimo livello con un calcio perfetto, divertente. Tempo di pagelle. E i voti sono ottimi per tutti.
Meret: 6
Impegnato veramente poco da un Monza sterile, se non da quel gol annullato di Petagna sul quale poteva davvero poco. Talvolta viene chiamato al gioco con i piedi, qualità che fa parte del bagaglio tecnico del friulano, che festeggia con un clean sheet la nascita del piccolo Daniel Meret.
Di Lorenzo: 6
Fa il suo senza essere particolarmente rilevante. Peccato per un inutile cartellino giallo, che avrebbe potuto evitare.
Rrahmani: 6,5
A prendersi la scena in difesa è Kim, ma ciò non toglie una prestazione massiccia da parte di Rrahmani, che si rende partecipe. Partita semplice per lui, neanche troppo impegnativa.
Kim: 8
E’ un Kim S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-E quello visto in campo ieri: dopo la prestazione quasi opaca a Verona dà il meglio di sé, crea, non sbaglia niente in difesa, prende parte spesso e volentieri alla manovra e conclude al meglio il suo match sontuoso con uno stacco di testa valevole il 4-0.
Mario Rui: 7
Laborioso come un’ape sulla sua fascia, combina bene con Kvaratskhelia e partecipa attivamente sia alla manovra che ad alcuni interventi salvavita in difesa. Musica, Maestro!
Anguissa: 8
Importante per le sue doti fisiche, che ieri ha messo in campo insieme a tanta, tantissima inventiva. Parecchi passaggi interessanti escono dalle sue gambe, tra cui l’assist per il gol di Osimhen: si capiscono a memoria.
Lobotka: 7,5
Non come a Verona, ma è un’altra grande partita quella di Lobotka, che come al solito offre spunti geniali e l’assist del terzo gol, servendosi della sua visione alla Iniesta. Ok, non esageriamo, ma Lobotka è davvero uno dei migliori centrocampisti d’Italia. E se dovesse essere continuo…
Zielinski: 8
Meraviglioso. Ubriaca i biancorossi con tacchetti, giocate varie e passaggi illuminanti a profusione. Match a dir poco perfetto da parte del polacco, che sembra sulla retta via per riscattare la brutta passata stagione. E timbra anche il cartellino con due assist.
Lozano: 7
Dà un’importante mano, se c’è da sporcarsi le mani lo fa. Veloce, arriva spesso in zona cross. Anche lui era stato meglio a Verona, ma non per questo significa che la prestazione di ieri è da cestinare, anzi.
Kvaratskhelia: 9
Kvara-mania, Kvara-show, Kvara-gol, Kvaradona e chi più ne ha più ne metta. Partitone da parte del georgiano, che si è guadagnato tutti questi appellativi da un pubblico innamorato di lui.
Strega il Maradona con una doppietta entusiasmante, con un tiro a giro perfetto e un destro-sinistro delizioso. Il Napoli ha trovato il nuovo Insigne. Chissà se ancora più forte.
Osimhen: 8
Arriva frequentemente a bussare alla porta dei monzesi, spesso si ritrova a fare sportellate con un solido Marlon. Riesce a iscriversi alla festa con una sassata su cui Di Gregorio può fare davvero poco. E anche Osi fa sentire la sua presenza.
I subentrati
Elmas: 6
Entra a partita già chiusa, prova a divertirsi e ci riesce senza troppi impegni. Può essere un buon innesto nel corso della stagione.
Oliveira: 6
Non male, sembra un po’ acerbo, ma pare avere almeno un’idea del credo calcistico di Spalletti. Presenta ampi margini di miglioramento.
Zerbin: senza voto
Politano: senza voto
Ounas: senza voto
Spalletti: 8
Altra grande prova del suo Napoli, che esprime nel migliore dei modi il calcio che vuole vedere in campo, con un poker che mette in ginocchio il Monza e mette invece le ali al Napoli. Decide di conservare i nuovi arrivati Raspadori, Ndombele e Simeone. Dopo le due prime prove facili, domenica prossima ci sarà un test interessante contro la Fiorentina. Vedremo quale sarà la risposta del Napoli.
Fourneau: 6
Secondo tempo tranquillo, amministrato correttamente dall’arbitro romano, che si perde però qualcosa nella prima frazione: innanzitutto non concede un rigore netto per tocco di mano di Ranocchia e si lascia sfuggire qualche cartellino di fronte ad un Monza rognoso.
Giuseppe Garofalo