Ercolanese e Savoia, desiderose di scoprire le proprie capacità e di misurare le rispettive ambizioni. A portare il bottino a casa un Savoia messo in difficoltà ma capace di tenere e guadagnarsi i tre ambiti punti.

L’Ercolanese di mister Ignudi si è schierata con il 4-3-3 con il tridente d’attacco composto inizialmente  da Minicone, Longo e Raiola; a specchio la formazione oplontina con Cuomo sulla fascia  destra, capitan Scarpa sulla corsia opposta ed Orlando Aquino al centro dell’attacco. Solo tribuna per Giuseppe Onda, vittima di un leggero risentimento. Arbitro della contesa il sig. Onorato di Nola. Trasferta vietata ai supportes oplontini per decisione dell’autorità di pubblica sicurezza.

La gara è stata corretta, vivace e ben giocata sia dal punto di vista tecnico sia dal lato agonistico; ovviamente ancora da registrare la condizione fisica, trattandosi della prima gara ufficiale.

Entrambe le compagini hanno cercato di superare l’avversario puntando a scardinare le difese avversarie facendo leva sulla fantasia degli esterni, oggi particolarmente ispirati Raiola per i granata e capitan Scarpa per la formazione biancoscudata.

Sin dall’avvio è sembrata netta la supremazia del centrocampo savoiardo sapientemente guidato dall’esperto De Cristofaro il quale è stato ben supportato, come interni, dal giovane Strazzullo e da Barbato che ha saputo abbinare quantità e qualità.

L’Ercolanese, irretita dalla manovra dei bianchi, ha cercato per tutto il primo tempo di affidarsi alle iniziative personali dell’imprendibile Raiola, coadiuvato ottimamente dal terzino Amoriello ed ha messo in netta difficoltà la corsia destra dello schieramento avversario, ben presto menomato dal giallo rifilato a Strazzullo e dalla scarsa propensione ai ripiegamenti difensivi dell’esterno alto Cuomo.

Il gioco così è filato via piacevolmente ma senza troppe occasioni da una parte e dall’altra, auspici difese guidate da bucanieri delle aree di rigore come Guarro, Conti, Caccia e Carbonaro che ben poco hanno concesso alle trame degli attaccanti, quando svolte per le vie centrali.

Si sa che in queste situazioni è il colpo del fuoriclasse che può sbloccare l’impasse facendo pendere l’ago della bilancia da un lato piuttosto che dall’altro. Questo fuoriclasse, si è palesato ancora una volta nelle sembianze  di Ciccio Scarpa, eterno campione in maglia bianca, il quale ha sfruttato magistralmente una occasione da calcio piazzato ed ha trafitto l’incolpevole Solombrino, aggirando la barriera granata con una parabola arcuata e potente che ha concluso la sua corsa a fil di palo gonfiando la rete.

Si era al tramonto della prima frazione di gara e pochi minuti prima era toccato alle manone di Mario Landi impedire il tap in a botta sicura da parte dell’arquero Longo che da pochi passi aveva impattato il pallone dall’interno dell’area piccola, trovando però, prima le mani del pipelet oplontino, e poi il palo a negargli la gioia del gol.

La ripresa si è aperta con gli stessi ventidue del primo e tempo e con l’Ercolanese decisa a riportare in pari le sorti della gara. Il cliché della gara però sembrava essere immutato ed allora mister Ignudi si è affidato ai centimetri ed ai muscoli di Mosca, subentrato all’evanescente Minicone. L’equilibrio della gara si è spostato in favore dei granata che si sono portati stabilmente nella metà campo avversaria. Il Savoia è sembrato in sofferenza e la cosa non è sfuggita all’occhio attento di mister Barbera che ha immediatamente provveduto a rinforzare gli ormeggi della fiancata destra inserendo Ruggero e Sicuro in luogo di Cuomo e Gargalini.

La mossa sembrava dare gli esiti attesi in quanto i nuovi entrati portavano forze fresche, soffocando le iniziative di Raiola che, sino a quel punto erano state un pericolo per la retroguardia oplontina, ma la verve offensiva dell’ercolanese trovava nuova linfa in Mosca che catalizzava l’orgoglio dei compagni desiderosi di ben figurare davanti al proprio pubblico.

Si accendeva così un duello a distanza tra il puntero di casa ed il portiere dei bianchi che negava la rete all’avversario con due magnifiche parate su tiri da fuori scagliati, il primo di sinistro dopo una azione sulla fascia destra, ed il secondo su calcio piazzato battuto suppergiù dalla stessa mattonella dalla quale capitan Scarpa aveva fatto centro nel primo tempo.

L’Ercolanese sembrava accusare il colpo e, pur senza mai rassegnarsi, lasciava campo alle ripartenze oplontine che, infatti, fruttavano le migliori occasioni della ripresa con i tiri di Ruggiero (altro ottimo under scovato dal sempre sapiente direttore Palumbo), “farfallina” Santoro involatosi in splendida azione personale ed ancora di capitan Scarpa che per poco non bissava il capolavoro del primo tempo con un fendente che si perdeva sul fondo dopo avere fatto la barba al palo destro del giovane Solombrino.

I minuti finali raccontavano dell’estremo forcing granata eseguito però con scarsa lucidità e sulle sole note dell’orgoglio, per cui i bianchi, al triplice fischio, potevano raccogliere con gioia il meritato successo.

Le impressioni post gara, riferite al Savoia, sono quelle di un ben dosato assieme di calciatori esperti e di buona qualità e di giovani arrembanti, di cui alcuni già pronti per le competizioni che contano ed altri che necessitano di maturazione ulteriore. Il mister Barbera ha già dato alla squadra una chiara idea di gioco. Naturalmente è assolutamente prematuro per dare giudizi di qualsiasi tipo ma la sensazione è che, intervenendo con qualche sapiente innesto teso ad elevare la qualità della manovra, si possa percorrere un cammino lastricato di buone soddisfazioni.

Salvatore Curcio

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