Allo stadio Calise di Ischia un cielo grigio e gravido di pioggia accoglie Real Forio e AC Savoia 1908 impegnate nell’esordio del campionato regionale di Eccellenza campana Girone A. Sulla panchina degli isolani una vecchia conoscenza del pubblico torrese, quel Billone Monti che all’alba del secondo millennio condusse un grande Savoia alla vittoria del campionato di Eccellenza restando imbattuto per tutto il torneo. Il tecnico ischitano opta per una formazione abbottonata, nella speranza di imbrigliare le manovre oplontine e piazzare in contropiede la stoccata vincente.

Sull’altra sponda mister Barbera deve fare a meno di De Cristofaro e Russo per squalifica e di Onda per infortunio e propone l’oramai consueto 4-3-3 con D’Amaro vertice basso del centrocampo, Scarpa e Ruggiero esterni alti a sostegno di Orlando Aquino nel ruolo di punta di peso.

Il cliché della gara, che resterà immutato per tutta la contesa, è quello ipotizzato dai rispettivi allenatori con il Savoia che prende subito il pallino del gioco e cerca la via della rete attraverso un fitto possesso palla agìto con buona personalità. Il Real Forio è attento a contenere i guizzi di Scarpa ed a concedere poco spazio alla trama di gioco avversaria.

I ritmi di gioco non sono elevati ed i portieri hanno pochissime occasioni di mettersi in mostra in quanto le difese, ben posizionate, prevengono agevolmente le idee offensive degli avversari. Il Savoia si lascia preferire in virtù di un atteggiamento più offensivo che mette i propri uomini in condizione di battere per tre volte a rete nei primi 30 minuti. L’ottimo portiere Iandoli, classe 2003, alza sulla traversa una bella punizione dal limite di Nino Guarro ed osserva perdersi sul fondo i tentativi di Conti e Scarpa, che di testa fa la barba al palo del giovane portiere.

E’ il preludio del gol che arriva al minuto 35. Su azione di corner la sfera staziona all’altezza del dischetto con il difensore centrale Monti che ne calcola male il rimbalzo indirizzandola sul piede meno indicato per concedere chances agli avversari: quello educatissimo e letale di Ciccio Scarpa. Bella girata al volo di sinistro e il vantaggio è cosa fatta.

Il Real Forio abbandona gli indugi e si proietta in avanti alla ricerca del pari. La ricerca dura invero una manciata di secondi; esattamente 180, tanti ne bastano ai padroni di casa per riportare in equilibrio l’ago della bilancia. Punizione dalla trequarti sinistra indirizzata verso il cuore dell’area dove Conti si lascia battere in acrobazia, sopraffatto dalla scelta di tempo e dai centimetri di Gerardo Rubino. L’inzuccata di quest’ultimo viene stornata sul palo da un intervento prodigioso di Mario Landi, ma il rimpallo arride a Solimeno che da pochi passi scarica in rete.

La ripresa propone lo stesso menù del primo tempo, ma il possesso palla degli ospiti non trova concreta definizione e la volontà di offendere resta sulla carta, anzi gli ischitani sembrano avere preso meglio le misure ai bianchi che però restano in costante proiezione offensiva occupando stabilmente le metà campo avversaria.

E’ il subentrato Savio che, suo malgrado, commette l’errore che deciderà la gara. Corre il minuto 21, quando con uno scellerato retropassaggio innesca Scarpa, che aveva capito tutto con una frazione di anticipo. A Monti non restano alternative, se non quella di sgambettare l’avversario presentatosi in beata solitudine al cospetto di Iandoli.

Penalty, rosso, vantaggio savoiardo, dissolvenza, titoli di coda.

L’ultima mezz’ora scarsa si svolge tra un pugile senza più forze per raddrizzare il match ed un altro che è soddisfatto del tabellino e si tiene sulle sue per evitare il classico colpo fortunato da parte dell’avversario.

Il Savoia si dimostra squadra corsara e mette in carniere i primi tre punti di questo torneo. La squadra bianca concede una prestazione di tutt’altro tenore rispetto a quella opaca fornita nell’ultimo turno di Coppa Italia. Il centrocampo, sebbene orbo del “fosforo” di De Cristofaro, trova in D’Amaro un buon succedaneo ed in Barbato e Strazzullo due interni che abbinano quantità e qualità. Tutt’altra musica rispetto a quella stonata suonata pochi giorni fa anche perché stavolta, pur senza esagerare, gli esterni bassi hanno sfruttato le corsie laterali anche oltre la metà campo, in particolare sull’out di destra. Questo ha consentito di allargare il campo evitando sia di dar di cozzo sul centro della difesa avversaria che di subire pericolose ripartenze a squadra “aperta”.

ùLe utili indicazioni che si possono trarre da questa gara sono quindi numerose. In primo luogo la leadership degli “anziani” Scarpa e Guarro che dirigono “a bacchetta” l’orchestra dall’alto di una superiore sapienza sia tecnica che tattica. La presenza in rosa di alcuni under che sono degli over a tutti gli effetti, ed in questo caso faccio riferimento a Strazzullo e Ruggiero ma anche ad altri che stanno dismettendo le piumette da nido in favore di piume e penne atte al volo come D’Amaro e Santoro.

Il mister ha già trasmesso alla squadra la sua idea di gioco e le trame si avviano a diventare efficaci anche se non possiamo parlare di schemi veri e propri; credo che con il crescere della condizione atletica e l’avvento di calciatori del tipo di Peppe Onda, capaci di dettare il passaggio, la qualità della manovra migliorerà ulteriormente. L’ambiente appare sano e questa è una pietra d’angolo troppe volte sottovalutata, indispensabile per raggiungere qualsiasi risultato. Se queste sono le note positive bisogna riflettere soprattutto sulle aree di miglioramento: non si può ignorare che, per avere ambizioni adeguate al quello che il blasone impone quando si abbraccia una causa una causa impegnativa come quella del Savoia, la coperta è corta sia numericamente che qualitativamente. Le seconde linee non sono all’altezza delle prime ed alcuni ruoli chiave sono, se non apertamente scoperti, poco presidiati per cui occorre necessariamente restare sul mercato alla ricerca dei tasselli indispensabili, ma bisogna farlo immediatamente, sulla scia dei risultati positivi, quando tutto è più facile.

Salvatore Curcio

(foto Antonio Vista)

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