Il Napoli detta legge al Maradona: annientato il Liverpool 4-1, ritorno in Champions col botto!

Gli azzurri danno spettacolo al grande ritorno in Champions: 4-1 e una prestazione da brividi, tutti sugli scudi

Fermi tutti: stasera comanda il Napoli! Gli azzurri disegnano calcio al Maradona contro il corazzato Liverpool di Klopp al grande ritorno in Champions League, nello stadio in cui i tacchetti del giocatore più forte della storia ha dato spettacolo.

Spettacolo come quello visto stasera, con un Napoli perfetto che si impone per 4-1 sui Reds, con un calcio meraviglioso, il calcio ideale per contrastare il gioco (stasera non) espresso da Klopp.

Pronti, via, 45 secondi e Osimhen subito bussa forte alla porta di Alisson, scartato dal nigeriano, il cui tiro si stampa però sul palo esterno. E’ subito delirio al Maradona, è subito entusiasmo, uno tsunami di passione che il Napoli cavalca sin dal primo istante.

E pochissimo dopo il Napoli ripaga con il gol l’entusiasmo del Maradona: fallo di mano di Milner su un tiro di Zielinski, che dal dischetto spiazza Alisson. 1-0 e lo spettacolo ha inizio.

Una decina di minuti ed ecco che si presenta un altro calcio di rigore per il Napoli, conquistato da Osimhen, steso da Van Dijk in area di rigore. Il nigeriano, dopo aver conquistato il penalty, dagli undici metri fallisce: rigore calciato male, centrale e a mezza altezza, Alisson respinge e Di Lorenzo a botta sicura, ma complicata, sul tap-in calcia alle stelle.

Il Liverpool prova a proporsi in avanti, dopo aver preso coraggio grazie al rigore sbagliato da Osimhen. Il Napoli ha una nitida chance di raddoppio con Kvaratskhelia, che servito da Osimhen tira addosso ad un provvidenziale Van Dijk. Ma la sofferenza azzurra dura poco, complici i due centrali di difesa, entrambi autori di una partita sontuosa.

A raddoppiare è Anguissa, che triangola con Zielinski fra le linee in maniera a dir poco perfetta e con il sinistro trafigge Alisson dopo aver baciato il palo con il pallone.

Poco dopo Osimhen è costretto al forfait: in dubbio fino all’ultimo minuto per un risentimento muscolare, si accascia a terra ed è costretto a lasciare il campo a Simeone. Ma non è affatto un cambio sbagliato quello di Spalletti, anzi.

Il suo sogno è sempre stato quello di giocare il torneo con in palio la coppa dalle grandi orecchie, stasera non solo il debutto, ma anche il gol: al minuto 44, Kvaratskhelia fa a sportellate con Joe Gomez, ha la meglio e piazza il cross per il Cholito, che a due passi dalla porta non fallisce la chance di mettere (quasi) in ghiaccio la vittoria. Bacio al tatuaggio con il logo della Champions League e lacrime: passione allo stato puro.

Inizia la ripresa e dopo i ritmi furibondi del primo tempo la partita ricomincia proprio nel modo in cui si era interrotta: servono due minuti al Napoli per calare il poker con Zielinski, che sbaglia al primo tentativo e sul tap-in ribadisce in rete per la doppietta personale.

Un errore di Di Lorenzo costa però caro al Napoli: a mettere a frutto la giocata è Diaz, che trova un gran destro a giro su cui Meret si allunga ma non può arrivare.

Finisce qui la fase offensiva del Napoli, ma la partita assolutamente no: si comincia a difendere saggiamente il risultato, cosa che riesce perfettamente. I Reds non riescono a bucare la difesa del Napoli in nessun modo, neanche riescono a tirare in porta. E finisce 4-1: che dire, meglio di così il Napoli non poteva presentarsi in Champions League. Poker al Liverpool, salgono in cattedra tutti. Come è bello questo Napoli!

Giuseppe Garofalo

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