Siamo solo alla prima giornata di campionato e già è stata bussata la porta della giustizia sportiva in Serie D, nonostante si è soliti promettere di aprire il meno possibile fascicoli per eventi extracalcistici. Il dito, ancora una volta, è stato puntato contro la Cavese e, quello che fa più male, contro il popolo biancoblù, sempre più etichettato in modo negativo.

Questa volta, però, il movente sembra davvero infondato per non dire banale. La scena della persona che chiede all’assistente arbitrale di riconoscere il fuorigioco del giocatore dell’Altamura è stata trasformata in minaccia vera propria dai vari battitori di tastiera. Gli stessi che hanno poi valutato l’annullamento del gol come ubbidienza alla minaccia ricevuta e non come riconoscimento dell’incomprensione tra i direttori di gara.

Sono molti anni che, purtroppo, l’ambiente aquilotto si sente il fiato addosso della giustizia sportiva pronta a punire oltremodo e senza dubbi la Cavese per ogni minimo episodio anti-calcistico: una condizione di disagio in cui, appena possono, gli avversari cercano di sfruttare con l’intento di ottenere “qualcosa”.

Il giudice sportivo, in ogni caso, ha dovuto prendere in esame la questione ed ha momentaneamente sospeso il risultato della partita. La società aquilotta prende atto di tutto ciò nella più totale tranquillità anche perché questa persona (definita dagli ironici “uomo bianco” per via del colore dei vestiti), che si era avvicinata al guardalinee, ha anche un nome: si tratta proprio del direttore sportivo Fusco. Bisognerà attendere i prossimi giorni, dunque, per riottenere il verdetto sul campo riconoscendo l’azione del nostro ds come una normale richiesta di chiarimento all’assistente arbitrale: una richiesta come tante altre che viene avanzata puntualmente in ogni partita di calcio del mondo.

La squadra, intanto, non si deconcentra e prosegue gli allenamenti sul campo di Montoro per prepararsi al meglio per quella che sarà la prima uscita stagionale. Contro l’ottima Afragolese si giocherà sul neutro di Pomigliano per via delle carenze strutturali dello stadio di Afragola: un banco di prova importante per gli uomini di Troise il quale può essere anche definito come uno scontro diretto. Intanto, la società ha ceduto al Catania, a titolo temporaneo, il centrocampista classe 2004 Scognamiglio.

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