Mentalità, carattere, fortuna: il Napoli espugna San Siro e batte il Milan 1-2 in una delle partite più importanti del campionato. Una partita a tratti infinita quella giocata dal Napoli, che si è però comportato da grande squadra di fronte ad un Milan in gran forma.
Vittoria fondamentale per gli azzurri, che si aggiudicano il primo vero scontro scudetto e volano in vetta insieme all’Atalanta, che oggi ha vinto contro la Roma un’altra partita molto importante. Per la differenza reti, Spalletti guarda tutti dall’alto dopo sette giornate.
Il Milan parte subito forte, appoggiandosi soprattutto alla velocità di Theo Hernandez e al gioco aereo di Giroud, copione che si ripete a lungo per tutta la partita. Napoli messo in difficoltà dai due uomini principali per il Milan, che sul primo possesso attua un feroce pressing.
Gli azzurri hanno difficoltà ad uscire dalla morsa dei rossoneri, che sui primi controlli della retroguardia azzurra azzannano la palla, spesso commettendo anche falli tattici, talvolta cattivi, che costano l’ammonizione a Calabria e Kjaer.
Meret salva per i capelli il Napoli su un tiro di Giroud, che riesce a smarcarsi e trova però le nocche del portiere friulano che spinge sulla traversa. Ancora Meret su un calcio d’angolo tiene vivo il Napoli su un colpo di testa a botta sicura di Krunic. Nessuna occasione rilevante per il Napoli nella prima frazione, solamente un taglio di Politano, che poi di testa poco può fare: opposizione di Maignan in due tempi.
Nel secondo tempo Pioli schiera Dest e Kalulu per i due ammoniti Calabria e Kjaer, proprio con l’intenzione di continuare a giocare un calcio aggressivo, senza il rischio di dover finire in dieci.
Dieci minuti ed ecco che il Napoli, dopo un timido squillo di Raspadori, si prende anche stavolta un calcio di rigore: Dest calcia sul piede di Kvaratskhelia. Dal dischetto va Politano, chiamato a riconfermarsi dopo l’ottima esecuzione contro i Rangers: rigore calciato male, tuttavia Maignan se la fa passare fra braccia e gambe. Napoli in vantaggio.
Entusiasmo Napoli, certo, ma la partita è dura: dopo il gol di Politano, si apre un frangente di match infinito, in cui il Napoli deve far fronte ad un vero e proprio assedio del Milan, specialmente nei primi minuti dopo il gol, in cui il Napoli ha rischiato di subire l’1-1 a freddo.
L’1-1 arriva, con la differenza che ci mette un pochettino di più ad arrivare: segna Giroud, servito da Theo Hernandez, che con la sua velocità ha letteralmente ubriacato il subentrato Zerbin. Per il francese tutto facile nel depositare la palla in una rete quasi sguarnita.
Ma il Napoli quest’anno pare essere una squadra di mentalità, con un carattere iniettato nelle vene dei calciatori da Spalletti: gli azzurri non si danno per vinti, si cerca il gol del nuovo vantaggio, a dare manforte alla spinta partenopea Simeone, punta pura che subentra a Raspadori.
Manco a dirlo, segna proprio il Cholito: Mario Rui lo vede, apparecchia la tavola, e per l’argentino è un gioco da ragazzi deviare la palla in rete di testa: 1-2. E ora si soffre.
Milan all’arrembaggio, Napoli stanchissimo che cerca con tutte le sue forze di piazzare di fronte agli attacchi rossoneri una strenua difesa a caccia dei tre punti. Il Milan si fa in avanti feroce, ma la porta di Meret non si buca. Il Napoli sbanca San Siro. Adesso la sosta: il Napoli si rivedrà in campo direttamente il primo ottobre contro il Torino. Sosta d’oro, la vittoria ancora di più.
Giuseppe Garofalo